Letta: «Faremo scendere la disoccupazione giovanile»
Il premier a Trento per la giornata clou del Festival dell'economia: «Ora dobbiamo detassare il lavoro». Ai giovani di Tech Peaks: «Il governo? Una start up sballottata»
TRENTO. “La mia ossessione è la disoccupazione giovanile. L'obiettivo è farla scendere sotto il 30% entro i prossimi anni in Italia. La priorità è quindi detassare il costo del lavoro, dare occupazione ai giovani e, come Italia, trascinare l'Europa su questa strada”. Il “piano” del presidente del Consiglio Enrico Letta guarda però all'Italia e all'Europa senza distinzioni. E proprio per questo lancia una sorta di “ultimatum” ai Paesi dell'eurozona. “O l'Europa diventa nei prossimi 18 mesi quello strumento di democrazia della globalizzazione per una sovranità condivisa per il quale è nata, o sarà a rischio. La scadenza sono le elezioni europee del prossimo anno, le più importanti in assoluto per l'Europa. Se non ci sarà una svolta, infatti, avremo il Parlamento europeo più anti-europeo della storia europea”. Infine, sull'elezione del Capo dello Stato. "Mai più un'elezione con queste modalità".
Incalzato dalle domande del giornalista Ferruccio de Bortoli e dell'economista Tito Boeri, il premier ha parlato d'Italia e di Europa a 360°. Ha affermato che “l'Italia guiderà il prossimo semestre europeo e, quindi, potrà giocare un ruolo decisivo per il futuro dell'Europa, come ha già fatto in passato”. Attualmente, però, l'Europa vive una situazione di difficoltà ed impopolarità. “I cittadini sono rassegnati per la mancanza di risposte a livello europeo e per questo sono portati a pensare che l'Europa non serva”. Questo, ha sottolineato Letta, “non solo per colpa delle politiche di rigore degli ultimi anni, ma anche per una politica della non-Europa che abbiamo avuto in passato. Negli Stati Uniti si prendono decisioni in tempo reale, in Europa questo è impossibile perché la sua architettura non lo permette”. Quindi, ha rilanciato il premier, serve una svolta concreta a partire “dall'elezione diretta da parte dei cittadini del presidente Ue, oltre a ministro dell'economia e ministro degli esteri europei per avere una linea politica comune ed efficace”. Ma la crisi attuale dell'Europa è iniziata in Grecia. “Il luogo dove è nata la democrazia – ha detto Letta – è anche il luogo dove la democrazia è stata messa sotto da decisioni imposte da altri organismi”.
Poi l'attenzione del premier è stata rivolta alla situazione italiana. “Questo governo è straordinario, eccezionale e non si ripeterà”, ha affermato. “Vuole riformare il Paese e, una volta terminata la sua missione, darà un campo da gioco praticabile, con una legge elettorale che funzioni ed attraverso la quale i cittadini possano scegliere i parlamentari in una logica di democrazia funzionante”. Poi, sul sistema di elezione del capo dello Stato ha detto. “L'ultima elezione del Presidente della Repubblica dimostra la fatica della nostra democrazia. La mia opinione è che non potremo più eleggere il presidente della Repubblica con quella modalità”. Un passaggio è stato fatto anche sui soldi ai partiti, spiegando che in Parlamento “ognuno si prenderà le proprie responsabilità”. Poi, è stato affrontato il tema dell'uscita dalla procedura d'infrazione. “Per l'Italia – ha sottolineato il premier - comporta un grande vantaggio di credibilità e speriamo si tramuti in una discesa dei tassi di interesse che ci permetta di utilizzare queste risorse in politiche produttive per dare lavoro, soprattutto ai giovani. Inoltre, ci consentirà al prossimo vertice europeo di non essere gli ultimi della classe, ma di dire che servono misure concrete, immediatamente applicabili, con soldi europei in più e la possibilità dei Paesi europei di fare le loro scelte. Noi – ha specificato – ci presenteremo con un piano concreto per l'occupazione perché fare scendere la disoccupazione giovanile sotto il 30% è la nostra priorità – ha ribadito - perché solo così si può dare speranza ai giovani e alle loro famiglie”.
Al mattino, prima dell'appuntamento del Festival, Letta era stato decisamente "tecnologico". «Il governo? E’ una start up sballottata ma entusiasta». E’ la prima frase pronunciata dal premier Enrico Letta al suo arrivo a Trento, durante il suo primo incontro della giornata al teatro Cuminetti per un evento organizzato da “Trento rise” sui giovani e il lavoro. Nel suo primo incontro Letta ha dato il via libera al progetto “TechPeaks”, acceleratore internazionale di talenti per creare in Trentino oltre cento start-up in quattro anni.
«Ci sono le condizioni nei prossimi giorni per far partire la missione agenda digitale per il Paese». Così il premier Enrico Letta intervendo alla presentazione di TechPeaks, l’acceleratore di talenti basata a Trento. Si tratta di «una missione dotata di strumenti leggeri per connettere in Italia tutti coloro che possono fare da acceleratori», ha aggiunto il primo ministro, precisando che l’esecutivo ha tanti temi all’ordine del giorno da «mettere in campo, lavoriamo in questa direzione».
Un incontro all'insegna dell'innovazione, del merito e dell'occupazione giovanile quello tenutosi questa mattina al Teatro Cuminetti tra il presidente Letta, i giovani talenti del programma TechPeaks e le autorità locali. "Ancora una volta Trento è capitale dell'innovazione in Italia. C'è moltissimo da fare in questo Paese e un programma come TechPeaks è un bellissimo stimolo per noi del governo - ha dichiarato il presidente Letta - Anche noi siamo startupper in fondo, e abbiamo il vostro stesso entusiasmo e determinazione". Letta ha voluto sottolineare la necessità per l'amministrazione pubblica di accelerare e snellire le procedure per sostenere l'imprenditoria giovanile. "L'Agenda Digitale è una missione centrale per il nostro governo".
Il presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher, da parte sua, ha rimarcato l'importanza dell'imprenditoria giovanile per energizzare e dare nuova linfa al tessuto produttivo locale. "Qui in Trentino puntiamo sull'eccellenza, abbiamo importanti centri di ricerca e di alta formazione e mettiamo la nostra autonomia al servizio del Paese - ha dichiarato Pacher - Per questo vogliamo essere parte del processo innovativo nazionale".
Al termine dell'inaugurazione Paolo Lombardi, responsabile del programma TechPeaks, è salito sul palco con i giovani talenti che hanno consegnato al presidente del Consiglio Letta e al presidente della Provincia Pacher le magliette del programma come simbolo di condivisione dei valori di innovazione e imprenditorialità. Oggi a Trento siamo tutti TechPeakers.
Poi, al pomeriggio, Letta è stato il protagonista dell'incontro clou del Festival all'Auditorium Santa Chiara.