Lega, equilibri cercansi Bisesti al posto di Fugatti
Dopo quattro mandati l’onorevole lascia la segreteria al delfino di Matteo Salvini Oggi il congresso: ecco cosa cambia. Presidenza, ipotesi Paoli per il dopo-Savoi
TRENTO. E venne il giorno di Mirko Bisesti. Oggi il congresso della Lega trentina lo eleggerà segretario del partito. Il giovane di Aldeno, 29 anni, funzionario dell’Europarlamento, molto vicino a Matteo Salvini, succederà a Maurizio Fugatti, rimasto sullo scranno di responsabile del partito per quattro mandati.
Quello che andrà in scena stamattina al Mas de la Fam, dalle 9 in poi, è un congresso ben diverso da quello che si svolse nell’ottobre di 4 anni fa. Quando si registrò un braccio di ferro ad alto tasso di frizione tra l’allora senatore Sergio Divina e Fugatti: si risolse (40 a 60%) a favore del secondo. In quell’occasione l’allora consigliere del Carroccio Claudio Civettini (ora in Civica Trentina) si produsse in una sorta di profezia, riportata dalle cronache di allora: “Bisesti sarà il futuro della Lega”. Meglio di Nostradamus.
Il fatto che questa mattina si salga al Mas con una sola tesi, quella di Mirko Bisesti, certifica che il partito vuole dare l’impressione di essere compatto come un cubetto di porfido della valle di Cembra. Certo a qualcuno non è sfuggito che il mandato di Fugatti sarebbe dovuto proseguire sino alle provinciali. E che Salvini ha poi deciso tutto ad un tratto la sterzata: congresso subito e candidatura blindata del proprio delfino, quel Mirko conosciuto quando ancora vestiva i panni di studente universitario, portato poi a farsi le ossa all’Europarlamento.
Nella Lega le correnti sono vietatissime, le simpatie no: Fugatti ha certamente un buon feeling con il governatore del Veneto Luca Zaia e con l’ex della Lombardia, Roberto Maroni. Con Matteo, il capo, c’è reciproco rispetto. Matteo Salvini ha fatto crescere Bisesti nel brodo primordiale dell’Europa ed in vacanza va, praticamente, a casa dell’onorevole Diego Binelli in Rendena. E proprio Binelli, per la sfida elettorale del 4 marzo, venne elevato da Milano al seggio proporzionale, il più sicuro di tutti, al posto di Fugatti.
Attenzione: l’onorevole di Avio alle politiche ha fatto pokerissimo portando a Roma tutti i candidati in lizza ed è, a tutt’oggi, il più probabile candidato presidente del centrodestra.
Insomma di cose da fare ne ha avrà a iosa. Ma nella partita congressuale Fugatti oggi darà la propria disponibilità anche a fare parte (deve essere votato, come gli altri) del nuovo direttivo che verrà eletto assieme al segretario.
Si deve dire che il nuovo organismo (frutto delle forze espresse dal congresso) sarà poi chiamato a nominare anche un nuovo presidente con l’attuale, Alessandro Savoi, chiamato a tenere alta la bandiera del Carroccio in Consiglio provinciale.
Il direttivo uscente era composto da 8 membri espressione di Fugatti e dei due di Divina: di quella setacciata del 2014 tre restano in carica, sono Viliam Angeli, Roberto Paccher e Diego Binelli.
Tutti gli altri dovranno essere eletti: della delegazione parlamentare si candidano appunto Fugatti e le due colleghe onorevoli Stefania Segnana e Giulia Zanotelli. Non è escluso, anzi, che da questa terna possa uscire il nome per la presidenza del partito. Ma vi è anche chi suggerisce che il nuovo presidente potrebbe essere il rotaliano Denis Paoli.
Anche per una “calibratura” nei confronti della segreteria Bisesti: «Vorrei una Lega che, pur rimanendo con i piedi per terra, sappia osare. Un partito ambizioso che faccia proposte concrete. Se i delegati decideranno che sarò segretario, ho in animo di parlare molto chiaramente agli alleati di coalizione. Dovremo proporre un programma con non molti punti, ma studiati e realizzabili. Tutti ci chiedono di fare ripartire il Trentino dopo 20 anni di centrosinistra».