Le Poste aperte a singhiozzo
Carisolo, la denuncia di un utente: «L’ufficio ha un solo dipendente e, se si ammala, tiene chiuso»
CARISOLO. La spending review incide sulle amministrazioni pubbliche e sulle aziende private. Ma quando di mezzo c’è un servizio pubblico, le conseguenze diventano davvero pesanti. Arriva da un residente in Val Rendena la denuncia pubblicata sul sito Giudicarie.com, per il disservizio dell’ufficio postale di Carisolo. Che gli impiegati siano ridotti all’osso e che ha farne le spese siano gli utenti, spesso costretti a lunghe code ed a spostamenti, perché gli sportelli sono sempre meno, non è una novità. Ma a Carisolo, dove l’ufficio postale apre a giorni alterni, (lunedì, mercoledì, venerdì, la mattina dalle 8.15 alle 12.15), l’apertura a singhiozzo sembra la regola.
L’interessato scrive sul sito giudicariese: «Problemi e disservizi sono all'ordine del giorno, probabilmente causati da una riorganizzazione che ha guardato più al risparmio che a garantire un buon servizio al cittadino. Non deve quindi sorprendere se negli uffici postali non si trovano semplici buste da lettera o buste imbottite (non è il luogo adatto) o se al loro posto si possono invece comodamente trovare libri o giochi». E racconta «l'ultimo piccolo episodio» che a suo parere dà l'idea di come operano le poste nell'alta val Rendena. «A Carisolo - scrive - c'è uno sportello che funziona il lunedì, il mercoledì e il venerdì, la mattina dalle 8.15 alle 12.15. Ottimo servizio per chi non ha la macchina, che potrebbe contare su uno sportello anche a Carisolo senza doversi recare a Pinzolo. Se non fosse che l'orario è assolutamente un optional. Nel senso che non è raro trovare lo sportello anche nei giorni di servizio chiuso. Sempre molto eloquente il cartello: “Oggi lo sportello rimarrà chiuso!”».
Precisa il protagonista della disavventura: «Mercoledì trovo l'avviso di due raccomandate nel cassetta postale. “La raccomandata sarà disponibile domani all'ufficio di Carisolo dalle ore 10.30”. Già la cosa suona strana perché il giorno dopo l'ufficio postale di Carisolo dovrebbe, stando all'orario "normale", essere chiuso. Mi reco a Carisolo il giorno dopo, è chiuso. Mi reco all'ufficio postale di Pinzolo. Faccio la coda (c'è sempre la coda a Pinzolo), dove mi dicono: “La tua raccomandata l'ho vista ma ci sono delle nuove regole e non posso consegnartela. Vieni a Carisolo domani”. Il giorno dopo eccomi puntuale a Carisolo ma trovo il solito cartello improvvisato: «Lo sportello oggi rimarrà chiuso». Come una pallina da ping pong che rimbalza da un paese all'altro mi reco alla posta di Pinzolo. Entro, faccio la quotidiana coda per sentirmi dire: “La tua raccomandata la devi ritirare a Carisolo”. "Forse non lo sapete - rispondo - ma l'ufficio postale di Carisolo è chiuso". “Certo che lo sappiamo ce lo hanno comunicato ieri sera”, mi rispondono candidamente. È evidente che passare a prendere le raccomandate che possono giacere in un ufficio chiuso da due giorni è un'operazione troppo onerosa per poste italiane». Il malcapitato aggiunge che il problema l’ha condiviso con un altro utente nella stessa situazione e si chiede se non sia meglio chiudere l’ufficio di Carisolo, trasferendo l’unico dipendente a Pinzolo, dove almeno lì gli impiegati diventerebbero tre.