Le palle d’artista? Sono belle, però...
Le installazioni in centro storico fanno discutere: piacciono a molti, ma senza illuminazione non sono valorizzate
ROVERETO. “E’ la roveretaneità, bellezza... E tu non puoi farci niente, niente...” Mutuando una celebre battuta cinematografica di Humphrey Bogart, è davvero la roveretaneità, l’essere tipico dei roveretani, discutere e dividersi su (quasi) tutto. Discutere più o meno animatamente in strada o sui social network con toni pacati o accesi purché si discuta. Anche sulle palle d’artista che addobbano le vie Garibaldi e Mazzini: “belle, anzi bellissime”;“macché, non si capisce cosa significhino...”; “sembrano una carnevalata...”; “ma vaaa, sei tu che non capisci niente: basterebbe illuminarle la sera e sarebbe davvero un grande spettacolo per le vie del centro...”. Insomma tutti devono dire la loro (come i sessanta milioni di tecnici della nazionale di calcio...) alzando gli occhi al cielo per ammirare l’installazione artistica. Sono le cento palle natalizie per la pace a memoria dei cento anni che ci separano dalla tregua del Natale (il riferimento è al primo conflitto mondiale) e rappresentano un’opera unica dell’artista Susanna Briata che «con la vivacità delle sue forme e dei suoi colori, vuole spazzare via gli orrori della guerra». Le palle poi si trasformeranno in un aiuto solidale visto che sono acquistabili e il loro ricavato sarà devoluto a favore di un progetto di Amref in Somalia.
«Mi piacciono, sono belle ma soltanto di giorno - afferma Mauro Federici - perché senza illuminazione non sono valorizzate». «Finalmente qualcosa di carino in città - dicono all’unisono Valentina Gaggero ed Enzo Veronesi - Sono molto belle e vivacizzano il centro. Una bella idea trasformare le palle usate per il fitness in decorazioni natalizie. Certo che bisognerebbe illuminarle, meglio con una luce dall’interno o almeno con dei faretti a spot».
Secco il giudizio di Chiara Creazzi che senza mezzi termini ammette: «Sembra di essere in una Chinatown... mettiamoci pure le luci e poi è fatta dal tutto... meglio sarebbe stato avere le classiche decorazioni illuminate». Parla di «carnevalata » Roberto Galli che lamenta ancora la mancanza delle luminarie. «Sono fuori dal contesto, difficile capire il loro significato... Almeno avessero pensato di illumarle...». «Ha ragione - aggiunge Daniela Venturini - il centro storico la sera è troppo buio. Secondo me la giusta collocazione delle palle sarebbe stata sull’albero di Natale in piazza Rosmini con quei rami troppo radi. Lì sì che sarebbero state fantastiche...».