«Le Masere», il Comune chiede aiuto alla Comunità
Al Piano territoriale il vicesindaco Franch e l’assessore Perli hanno richiesto la possibilità di aumentare la disponibilità di aree commerciali a Lavis
LAVIS. La realizzazione del centro commerciale alle Masere di Lavis potrebbe passare dalla Comunità di valle, o almeno questo è l'auspicio dell'assessore alle attività economiche Marco Perli, e del vicesindaco Bruno Franch. Martedì sera si è radunato il tavolo (a cui partecipano i rappresentanti delle amministrazioni e i diversi portatori di interesse eletti nei mesi scorsi dalle rispettive categorie), che si sta occupando in questi mesi dell'elaborazione del Piano Territoriale di Comunità. Il tema in discussione era proprio il commercio; e Lavis, in questo settore, è sembrato essere il Comune più coinvolto.
«Ciò che vi chiedo – ha dichiarato Franch – è se la comunità di valle ritenga che vi sia l'esigenza di nuove aree commerciali». Secondo la “legge Olivi”, per strutture sotto i 10.000 mq la competenza è proprio delle comunità di valle. Il progetto delle Masere prevede a Lavis un centro commerciale di circa 7000 mq: il problema è che i contingenti (la soglia di metratura utilizzabile per il commercio) sono stati in passato divisi in tre zone: l'area Felti, la zona di Sornello, e appunto le Masere. In quest'ultima zona, Area 51 (proprietaria del terreno) potrebbe con gli attuali contingenti ambire solo ad una struttura commerciale più piccola; l'idea dell'amministrazione è che la comunità di valle possa rilevare nel proprio piano l'esigenza strategica di nuove aree commerciali. Potrebbe così porsi come mediatrice fra le esigenze di Lavis e la Provincia, assegnando proprio alle Masere nuovi contingenti, che consentirebbero di portare a termine il progetto. Un obiettivo che, a sentire il vicesindaco, pare essere funzionale allo sviluppo della borgata.
«La realtà di Lavis – ha commentato Franch – è che vi sono 9000 abitanti, ed un solo supermercato. Al di là del commercio, nel progetto spazio è riservato all'aspetto ludico». «Non vedo l'esigenza di un nuovo supermercato, o di ulteriori ampliamenti del settore commerciale a Lavis», ha dichiarato Fabrizio Sicher (rappresentante dei commercianti). «Non mi sento di condividere l'idea di un centro commerciale a Lavis», ha commentato l'assessore alle attività economiche di Mezzolombardo, Mariapia Gottardi. «I commercianti del mio paese si troverebbero depauperati da una struttura di questo tipo». «Bisognerebbe superare la politica dei campanili – ha ribattuto Franch – seguendo gli interessi di comunità». «Il timore – ha invece commentato Paolo Calovi (rappresentante degli agricoltori) – è di avere un altro colosso, davanti ad una zona agricola di pregio». Al termine della discussione, il tavolo ha concordato sull'esigenza di ulteriori approfondimenti e studi sull'argomento, in attesa di un parere definitivo.©RIPRODUZIONE RISERVATA