«Le circoscrizioni sono un costo»

Trentini (Adc) e Fiorini (Idv) chiedono il rimborso spese solo per il presidente, i consiglieri gratis



ROVERETO. «La questione delle circoscrizioni sta prendendo una piega grottesca. Da un lato la necessità ineludibile di contenere i costi della politica, dall’altra il tentativo di mantenere delle rendite di posizione francamente indifendibili». Dai banchi della maggioranza arriva la risposta, come un lampo, alla provocazione dei sette presidenti delle circoscrizioni che chiedono a tutta la politica di ridursi i compensi di almeno il 30% per fare fronte comune alla crisi. Michele Trentini (Area di Centro) e Giovanni Fiorini (Italia dei valori) vanno all’attacco e, in un lungo documento, tornano a ribadire il carattere puramente consultivo delle sette circoscrizioni.

Sullo statuto e sul regolamento delle stesse, l’assessore al decentramento, Leone Manfredi, ha convocato i sette presidenti attorno al tavolo per venerdì 18 maggio, per preparare un documento programmatico. «La mia convocazione era precedente alla presentazione del documento, la mia intenzione è quella di arrivare ad una bozza condivisa con tutte le circoscrizioni per modificare il regolamento - spiega Manfredi - sul tema della riduzione dei costi invece dovremo fare un ragionamento con i presidenti, ma ripeto che c’è una legge regionale che sancisce gli emolumenti e i gettoni».

I due consiglieri della maggioranza invece attaccano l’uscita dei presidenti. «La continua richiesta di “esempio dall’alto” con il vecchio sistema dello “scominzia tì” che non lascia intravedere una grande maturità politica nè sensibilità istituzionale, non è nemmeno corretta e snatura l’essenza che dovrebbe essere propria delle circoscrizioni: organismi puramente consultivi utili a raccogliere le istanze della comunità». Trentini e Fiorini ricordano «che sono organi puramente consultivi, utili a raccogliere le istanze della comunità, non hanno alcuna responsabilità su quanto producono, mentre il loro peso in termini di diverse centinaia di migliaia di euro all’anno è piuttosto rilevante come se fossero organismi politici decisionali e con responsabilità legali».

Alcuni consiglieri circoscrizionali della lista “Nella continuità uniti per Marco” hanno dato l’esempio rinunciando al gettone di presenza. Se si vogliono ridurre i costi della politica - sostengono Trentini e Fiorini - bisogna cominciare da tutti gli organi consultivi che girano attorno alle istituzioni. «Ma voler agganciare il costo del presidente di circoscrizione con quello di un sindaco, come se avessero la stessa matrice di responsabilità è ridicolo, oltreché pretestuoso», spiegano.

Per Trentini e Fiorini «non si intende ridurre in alcun modo la possibilità di partecipazione alla vita politica, ma riteniamo che nel caso degli organi consultivi si debba tornare allo spirito civico. Se anche in questo primo passo della politica nascono polemiche per le questioni economiche non riguardanti le risorse, vuol dire che questo spirito non esiste più». Giusto - concludono i due consiglieri - prevedere solo il rimborso spese per il presidente della circoscrizione, mentre per i consiglieri nessuna remunerazione. (n.f.)

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