«Le circoscrizioni costano troppo»
Miorandi, sindaco di Rovereto: busta paga sproporzionata per i presidenti
TRENTO. La manovra firmata da Monti deve accelerare il processo di razionalizzazione delle circoscrizioni, a partire dalle indennità dei presidenti. Ne è convinto Andrea Miorandi, sindaco di Rovereto. La città della Quercia, è con Trento l'unica realtà con le rappresentanze di quartiere.
Se Trento non fosse Provincia autonoma, non ci sarebbe discrezionalità su un taglio di indennità e gettoni: via tutto. «Il dibattito sulle circoscrizioni è in atto da tempo nel nostro consiglio comunale, ed ha un suo senso - commenta Andrea Miorandi - una delle nostre sette circoscrizioni quest'anno ha fatto già 29 sedute ed è costata, tra indennità del presidente, gettoni presenza e rimborsi, 36.000 euro. Francamente troppi. Le circoscrizioni - prosegue la sua analisi il sindaco di Rovereto - erano nate come organi di rappresentanza sul territorio, ma la partecipazione un tempo era del tutto gratuita. Oggi un presidente ha uffici a disposizione e prende un'indennità (a Rovereto circa 1000 euro ndr) che è di poco inferiore a quella di un assessore comunale, che ha altri impegni e responsabilità. È un salto, rispetto al passato, insostenibile. Serve una razionalizzazione, anche sul numero di circoscrizioni: a Rovereto si ragiona su un dimezzamento per il futuro».
Miorandi, comunque, non nega l'utilità dell'ente, che tra l'altro ha solo una funzione consultiva, quindi nella sostanza non ha alcuna responsabilità di carattere amministrativo: «È importante, soprattutto per realtà policentriche come Rovereto e Trento, dove sono presenti quartiere dalla forte identità (penso ad esempio a Marco o Borgo Sacco), avere delle antenne sul territorio. Ma un costo deve avere anche un ricavo, intendo in termini sociali e di partecipazione».
C'è questo ricavo? «Sto finendo in questi giorni il tour di presentazione nelle circoscrizioni del bilancio di previsione del 2012 - risponde il sindaco di Rovereto - tolti i consiglieri circoscrizionali, erano presenti agli incontri al massimo 3-4 cittadini. È evidente che manca la partecipazione: qualcosa in questi enti non funziona se non riescono a coinvolgere la comunità».
Si può fare politica senza soldi? «Serve senz'altro un ridimensionamento, a partire dalle indennità dei presidenti. E credo che la decisione del governo Monti - conclude il sindaco di Rovereto - ci imponga di accelerare in questa direzione». Il pensiero del sindaco di Rovereto non è lontano da quello espresso ieri da Armando Stefani («Sì all'impegno senza consenso») ed Emanuele Lombardo («Sì ai tagli, ma senza azzerarli»), rispettivamente presidenti delle circoscrizioni Argentario e Oltrefersina a Trento.