IL FENOMENO

Le biciclette «spariscono» ma la targa antifurto non sfonda 

Il servizio del Comune «Targa la bici» il giovedì in via Belenzani è gratuito. In 8 anni 2600 mezzi marchiati: il codice fiscale indelebile dà speranza di ritrovarli


di Sandra Mattei


TRENTO. Le precauzioni non sono mai troppe. Hai voglia procurarti una catena di dimensioni da carcerato di Alcatraz o puntare sull’usato perché forse attira meno l’attenzione. Le biciclette sono sempre più un oggetto del desiderio per ladri occasionali o organizzati e chi non ha mai subito un furto delle due ruote è un’eccezione.

I ladri, che si accontentano anche di razziare selle, ruote, insomma singole parti della bici, tanto poi c’è chi pensa a piazzare i pezzi sul mercato per assemblare bici nuove, non c’è dubbio che facciano capo ad organizzazioni malavitose che smerciano biciclette in tutta la penisola. Ma ci sono anche i microcriminali che utilizzano i mezzi a due ruote per spacciare droga, come hanno dimostrato anche le recenti operazioni dei carabinieri e polizia che hanno dato dei duri colpi al mercato di sostanze stupefacenti.

Ed in città ci sono alcune zone votate al mercato delle bici rubate, come testimoniano anche residenti di Cristo Re, che notano traffici frequenti in piazza Centa. Come far fronte allora a questo fenomeno che non accenna a conoscere pause? Un sistema, almeno per evitare che non si riesca più ad entrare in possesso della bici rubata, è prima di tutto quello di denunciarne il furto. Altrimenti, non essendoci prove che è stata rubata, difficilmente potrà essere consegnata al legittimo proprietario. C’è anche un servizio organizzato dal Comune, che può essere di prevenzione al furto della preziosa due ruote. Si tratta di “Targa la bici” e consiste nel punzonare sulla bici in modo indelebile il codice fiscale del proprietario, in modo da rintracciarlo in caso di furto. Spiega la dirigente del servizio mobilità, Laura Cattani: «Il servizio, gratuito, è stato istituito nella primavera del 2010, è attivo ogni giovedì mattina dalle ore 9 alle 13, in Via Belenzani 18. Fino ad oggi abbiamo targato e inserito nel database più di 2600 biciclette».

Il Comune non è in grado di fornire dati sui furti delle biciclette e di conseguenza quante riescono a tornare in possesso dei proprietari, visto che le denunce di furto e la restituzione al proprietario in caso di ritrovamento sono a cura delle forze dell'ordine, dalla Polizia Locale alle forze dell'ordine che sono direttamente collegati al database e lo possono consultare autonomamente. Commenta Cattani: «Ricordo però il caso di una bicicletta ritrovata in un'altra città e restituita dalle forze locali del luogo che, avendo visto il codice fiscale e l'adesivo del Comune di Trento riuscirono a mettersi in contatto con il proprietario. Si consideri che solo il fatto di far punzonare il telaio in modo indelebile con il proprio codice fiscale è un disincentivo al furto».

Chiediamo alla dirigente se ritenga che il servio sia pubblicizzato a dovere. Laura Cattani afferma: «Durante la settimana europea della mobilità, dal 16 al 22 settembre, promuoviamo sempre quest'iniziativa con edizioni speciali, anche il pomeriggio o andando in giro sul territorio. A questo proposito, quest'anno organizzeremo appuntamenti specifici nelle circoscrizioni di collina per dar modo a tutta la popolazione interessata di fruire del servizio».

 













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