Laura, l’edicolante che «sfida» i rapinatori
La donna è stata aggredita ieri mattina alle 6 nella sua rivendita di piazza Erbe: «Volevano i soldi, ma non mi sono fatta intimorire»
TRENTO. Li ha affrontati. Non ci ha pensato un minuto e si è opposta all’«aspirante rapinatore» e alla fine ha vinto: lui è scappato e lei ha salvato i soldi (veramente pochi vista l’ora) che aveva in cassa.
La tentata rapinata è andata in scena ieri mattina pochi minuti dopo le 6 nella centralissima piazza Erbe e ora sta indagando la polizia. Protagonista indiscussa di quanto successo, Laura Zucatti che da circa un anno ha preso in gestione l’edicola nella piazzetta. «Sono arrivata come tutte le mattine prima delle 6 - racconta l’edicolante - e come sempre c’erano al lavoro i netturbini per svuotare i cassonetti dell’isola ecologica». Lei è nel suo locale: sistema i giornali, controlla le bolle, inizia, insomma, la sua giornata di lavoro. «Poi ho sentito un rumore molto forte - racconta con la voce che tradisce le forti emozioni che ha provato - e sono uscita. Non era successo nulla di particolare ma ho visto, proprio a lato della mia porta, due persone. Non so perché ma ho avuto una sensazione. Forse perché non c’era alcuna ragione per cui quei due dovessero stare lì: non stavano neppure leggendo le locandine». Zucatti rientra e per sicurezza si «arma» con l’asta che serve per tirar giù la serranda. «Sono stata in attesa - spiega - ma non è successo nulla. E così ho ricominciato a lavorare dietro al bancone». Sono cirica le 6.10 quando la telecamera interna dell’edicola riprende l’ingresso di un uomo sui 30-35 anni. Si avvicina al bancone e dice una sola frase: «Signora, mi dia tutti i soldi che ha». «Era gentile - racconta Zucatti - e parlava in perfetto italiano. Mi ha sorpresa tanto che gli persino risposto. Spiegando che di denaro non ne avevo. Mi sentivo abbastanza sicura perché non mi sembrava armato e quindi ho reagito. Poi era vero: come potevo avere soldi a quell’ora della mattina, prima di iniziare a lavorare?».
L’uomo però non si arrende e cerca di andare dietro al bancone: probabilmente voleva controllare in prima persona della presenza o meno del denaro. Zucatti però non ci sta e lo blocca. «Lui ha cercato di reagire - racconta - e mi ha afferrato per un braccio strattonandomi e facendomi sbattere contro la parete. Cosa ho fatto? Ho iniziato ad urlare e lui è scappato». Assieme all’uomo si è dato alla fuga anche i suo complice che faceva da palo all’esterno. L’edicolante ha quindi chiamato la polizia che ha ascoltato le sue parole, la descrizione dell’uomo e ha osservato attentamente le riprese della telecamera. Gli agenti hanno anche raccolto le testimonianze degli addetti alla raccolta delle immondizie che hanno tratteggiato l’identikit del palo. E le indagini sono in corso.
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