Lago di Pra da Stua a secco: scatta il divieto di pesca
Sul monte Baldo il bacino è ai minimi storici a causa della prolungata siccità. Problemi di sicurezza: un pescatore salvato mentre affondava nel fango
AVIO. “Il lago di Pra da Stua è chiuso alla pesca a causa della mancanza di acqua e per problemi di sicurezza». A scriverlo sul sito (e con i cartelli messi in loco) è l’Associazione pescatori Vallagarina che a malincuore ha preso la decisione di vietare la pesca. D’altro canto non poteva essere diversamente considerata l’estate particolarmente torrida e avara di piogge: non era mai successo che il bacino artificiale arrivasse al minimo storico.
Lo spettacolo è desolante: in prossimità della diga si accumulano sì e non poche decine di migliaia di metri cubi di acqua quando il lago ne può contenere centinaia di migliaia di litri.
«Quella di vietare la pesca - spiega Andrea Aiardi, guardiapesca - è una decisione che abbiamo preso vista la scarsità di acqua presente. Ma lo abbiamo fatto anche per tutelare l’incolumità delle persone vista la pendenza ripida delle sponde e la presenza di fango insidioso. Qualche giorno fa un pescatore si è trovato in difficoltà e non riusciva più ad uscire dalla melma»
E con la scarsità di acqua anche nei torrenti, in particolare nell’Aviana che scende dal Baldo e si immette nell’Adige ad Avio, è a rischio la riproduzione di molte speci presenti nella zona.
«L’estate è il periodo della riproduzione dei cavedani e dei barbi e cerchiamo di fare tutto il possibile per salvare il salvabile. Certo che la situazione non è per nulla tranquilla, anzi. Fortunatamente - spiega Aiardi - tra la Provincia e Hydrodolomiti è stato raggiunto l’accordo per il deflusso minimo vitale che consente di avere più acqua nei torrenti».