Ladri in chiesa: rubata l’elemosina
Il bottino è di 20 euro e il furto è avvenuto nel primo pomeriggio a Dimaro
TRENTO. La porta lasciata aperta sempre per dare la possibilità ai fedeli di potersi raccogliere in preghiera in qualsiasi momento davanti all’altare. Una porta aperta che è stata invece usata dai ladri per rubare. È successo venerdì nel primo pomeriggio e a denunciare il fatto è stato il parroco di Dimaro.
Non ci sono stati testimoni del fatto e quello che si sa, viene ricostruito in base a pochi elementi. E così sembrerebbe che la chiesa fosse rimasta vuota (senza fedeli, senza parroco o perpetua) alcune ore nel primo pomeriggio di venerdì. I ladri, come detto non hanno dovuto fare fatica per entrare nella chiesa ma hanno semplicemente aperto la porta d’ingresso. E una volta entrati nel luogo sacro non avrebbero perso tempo concentrandosi sulla cassetta che raccoglie le offerte lasciate dai fedeli, comprese quelle che vengono date per accendere le candele.
Non un gran bottino, questo no. I ladri alla fine se ne sono andati con poco più di 20 euro in monetine. Ma resta il fatto che sia stato violato un’altra volta un posto sacro come una chiesa. E nell’ultimo periodo pare che i parroci siano nel mirino dei malintenzionati. È di pochi giorni fa la denuncia dei carabinieri della stazione di Cles a carico di alcuni torinesi per tentata truffa. Avrebbero infatti telefonato a tre parroci (Rallo, Spormaggiore e Zambana) comunicando separatamente a tutti che erano i beneficiari di un importante lascito. Decine di migliaia di euro che potevano arrivare a rimpinguare le casse delle parrocchie. Ma c’era un piccolo ostacolo. Serviva un anticipo (qualche migliaia di euro) per le pratiche burocratiche. Inutile dire che quel lascito era un lascito fantasma.