Ladri «fregati» dall'iPhone

Rovereto, il codice Imei li fa rintracciare



ROVERETO. Smascherati grazie al codice "Imei" del telefono cellulare e ai filmati delle telecamere. I carabinieri del nucleo radiomobile e operativo di Rovereto hanno individuato i due autori (ancora presunti, al momento) della rapina avvenuta in viale Trento ai danni di un 42enne roveretano. Entrambi sono nordafricani e irregolari. Uno dei due è riuscito a lasciare il territorio italiano, l'altro invece si trova in carcere a Trento.

La rapina ai danni del 42enne roveretano è avvenuta la notte del 6 dicembre, in viale Trento. Ai carabinieri del nucleo radiomobile e operativo, coordinato dal tenente Andrea Pezzo, l'uomo ha detto che i due extracomunitari lo avrebbero alleggerito" di due costosi cellulari di ultimissima generazione e di 400 euro in contanti. Sono stati incastrarti anche dalle immagini delle telecamere di alcune banche presenti nel quartiere. Da sabato sera, nel carcere di Trento, su richiesta del procuratore capo Rodrigo Merlo, è in custodia Mohamed Chami, 28 anni, originario dell'Algeria. Il suo "socio" invece ha pensato di svignarsela dall'Italia, ma i militari sono sulle sue "tracce".

L'aggressione. La vicenda inizia all'interno del "Bunga bar", in via Cittadella. Il 42enne roveretano è euforico, si "pavoneggia" con i presenti dei suoi nuovi acquisti, due cellulari iPhone 4s. Stando alla ricostruzione dei carabinieri, nel bar ci sono anche i due nordafricani. I quali, quando alle 23 l'uomo saluta per tornare a casa, decidono di seguirlo. In viale Trento, lo rapinano del portafoglio e dei due cellulari.

Indagini "tecnologiche".
Quando l'uomo si riprende dallo shock avvisa i carabinieri al "112". Ma ormai dei due aggressori sono lontani. I carabinieri decidono di seguire il segnale del codice "Imei" dei due smart-phone nelle celle telefoniche. Dagli istituti di credito in zona Brione e viale Trento si fanno consegnare i filmati.

L'arresto.
Il febbrile lavoro dei militari "telematici" individua Rovereto e Trento come possibili "rifugi" dei due presunti rapinatori. Sabato sera, mandato di cattura alla mano, fanno irruzione nell'appartamento di Mohamed Chami a Trento (che viene arrestato) e in quello del suo "complice", a Rovereto. Qui trovano solo i due cellulari. Del sospettato solo i vestiti. Chami invece ora si trova in carcere. Con due accuse. Nonostante il suo decimo "alias" è stato incastrato dalla foto segnaletica. Era ricercato anche per una vicenda di droga.













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