gardolo

Ladri d’auto scoperti dalle impronte

Sono stati denuciati dalla polizia



TRENTO. Le impronte digitali si sono dimostrate decisive per risalire ai presunti responsabili di un furto d’auto avvenuto a Gardolo. La polizia ha denunciato due giovani stranieri, di 18 e 20 anni, entrambi in possesso di regolare permesso di soggiorno e residenti a Trento. Quando gli agenti sono andati a cercarli, uno dei due ha persino consegnato loro le chiavi della vettura, dando così conferma della bontà delle indagini condotte dalla Squadra mobile.

Indagini che si sono concluse nell’arco di un paio di mesi. Il furto, infatti, era stato compiuto nel novembre scorso, nel popoloso sobborgo a nord del capoluogo. A sparire era stata una Y10, che tuttavia era ricomparsa nemmeno una settimana dopo non lontano dal luogo dove era stata lasciata in sosta dal legittimo proprietario. A ritrovarla una pattuglia della Volante impegnata nel controllo del territorio cittadino. Gli agenti naturalmente non si sono accontentati del ritrovamento della vettura, che sembra fosse in buone condizioni, e di restituirla al proprietario. La hanno sottoposta ad accertamenti tecnici che ormai si effettuano di prassi anche in questi casi e non solo in quelli di delitti più gravi.

Gli esperti della Scientifica hanno rilevato le impronte digitali trovandone tracce che poi si sono dimostrate decisive nella soluzione del caso. Tracce minime ma comunque sufficienti, visto il livello di precisione di questo strumento di indagine tecnica. Si tratta dell’impronta, parziale, lasciata da un dito su uno specchietto retrovisore e di quella di un palmo di una mano su un pacchetto di sigarette rinvenuto all’interno della Y10. Gli investigatori della Scientifica di Padova, consultando i data base della polizia, le hanno attribuite ai due giovani, che erano stati identificati in precedenza. Sono stati denunciati per furto in concorso.













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