Ladri al Ponte e al Cristallo: entrano in auto

Devastazione nel locale di Cristo Re per una refurtiva di soli 150 euro. Al ponte spaccata con calcio, dopo i furti di brioche


di Luca Marognoli


TRENTO. Con l’auto nel bar, devastando tutto, per un “bottino” di 150 euro. È accaduto l’altra notte al Cristallo di via Fontana. Ma un’altra spaccata è stata compiuta nelle stesse ore al bar Al Ponte, con tutt’altre modalità: qui per entrare, sebbene la vetrata fosse blindata, sarebbe bastato un calcione ben piazzato.

Ai delinquenti non manca la fantasia: se nelle settimane scorse c’era chi aveva utilizzato i coperchi dei tombini come ariete, ieri in Cristo Re i malviventi non hanno esitato a “parcheggiare” la macchina all’interno del bar Cristallo, sfasciando infissi, vetri e mobili. Migliaia di euro di danni per fuggire con il fondo-cassa e gli spiccioli contenuti in un cambiamonete. Un frammento del veicolo è stato ritrovato nei pressi dai carabinieri, che stanno indagando sull’episodio. Potrebbe rivelarsi utile per risalire ai responsabili, come pure la visione dei filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza.

L’ultimo furto, al bar Cristallo, era stato compiuto due mesi fa. A pochi giorni fa risale invece, un episodio analogo, anche se meno grave, ai danni della pizzeria al taglio Zac e Tac, nello stesso quartiere di Cristo Re.

Meno clamoroso il “modus operandi” dei ladri entrati in azione al ponte dei Cavalleggeri: per infilarsi nel noto bar-gelateria si sono limitati a infrangere il pannello alla base della vetrina accanto alla porta d’ingresso, lasciando tracce di uno scarpone di taglia “robusta”. «Attorno alle 8, mezzora prima dell’apertura, il ragazzo che viene a fare le brioche si è accorto che alcuni vetri erano appoggiati alla macchina dei gelati ed entrava aria fredda. Ha anche trovato lo schermo della cassa di traverso sul bancone, con il cavo spezzato. Era sparita la base di metallo, con il cassetto che conteneva circa 250 euro», raccontano i titolari, Sonia Galvagni e Agostino Colazzo, che conducono l’esercizio da sei anni. Anche qui si stanno studiando i filmati delle telecamere interne, le stesse che - raccontano i gestori - un anno fa permisero di individuare un ladro che per una settimana era entrato nel giardino recintato, facendo scorpacciate di brioche. «Ce le portava un fornitore - spiega Sonia - e ne sparivano alcune ogni giorno. Finché le telecamere non lo avevano inquadrato seduto su una scalinata, con lo scatolone dei cornetti sulle ginocchia, mentre si serviva comodamente». Sembra che fosse lo stesso che aveva infranto, a colpi di bolognini, la vetrina della camiceria Meroni, dietro il Duomo.













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