La zanzara tigre «mappata» col satellite

La zanzara tigre è stata spiata con i satelliti da un gruppo di ricercatori dell'Istituto agrario di San Michele all'Adige per individuare le zone idonee al suo insediamento in Trentino



TRENTO. La zanzara tigre è stata spiata con i satelliti da un gruppo di ricercatori dell'Istituto agrario di San Michele all'Adige per individuare le zone idonee al suo insediamento in Trentino. Dalla ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica PlosOne, è risultato che la valle dell'Adige, la valle dei Laghi, la zona del lago d'Idro e la Valsugana meridionale sono le aree climatiche più favorevoli per l'insetto dannoso originario del sudest asiatico, che negli ultimi anni si è espanso notevolmente in tutta Europa. I ricercatori, utilizzando i dati di temperatura del suolo rilevati dai satelliti, hanno messo a punto una metodologia di analisi all'avanguardia ed elaborando più di 11 mila dati hanno creato una mappa di distribuzione potenziale di questo insetto. Il metodo ha riguardato la zanzara tigre - spiegano i ricercatori del Centro ricerca e innovazione di San Michele - ma è applicabile anche per studiare altri insetti pericolosi per l'uomo come le zecche, basta conoscere i parametri climatici che ne regolano le esigenze ecologiche. La mappa prodotta - aggiungono - potrà servire da supporto per le azioni gestionali di monitoraggio, controllo e prevenzione della specie attuate delle amministrazioni locali.













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