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La vittoria di Rossi spiazza Silvano Pt ora studia le contromosse

TRENTO. Spiazzati. La vittoria di Ugo Rossi alle primarie del centrosinistra non ha colto di sorpresa solo gli alleati di Pd e Upt, ma anche gli avversari alle elezioni provinciali di ottobre. Nel...


di Chiara Bert


TRENTO. Spiazzati. La vittoria di Ugo Rossi alle primarie del centrosinistra non ha colto di sorpresa solo gli alleati di Pd e Upt, ma anche gli avversari alle elezioni provinciali di ottobre. Nel centrodestra tutti scommettevano sulla vittoria del candidato del Pd Alessandro Olivi, un esito - spiega un alto esponente di Progetto Trentino - che avrebbe spostato la coalizione a sinistra e dunque avrebbe consentito di attrarre facilmente quell’elettorato moderato di centro a disagio in una coalizione a guida democratica. Non è andata così e ora alla guida del centrosinistra c’è un esponente del Patt che di certo non può essere accusato di essere di sinistra. Anzi, semmai la coalizione ha spostato il proprio asse più al centro, che ora rischia di essere incredibilmente affollato.

Lunedì Giacomo Bezzi, al momento candidato presidente del Pdl (su input di Michaela Biancofiore), lunedì ha lanciato un appello a ricostruire un «grande centro». Ma il punto è quale possa essere il perimetro della coalizione alternativa al centrosinistra. Se le trattative di questi giorni approderanno ad un accordo, a ottobre si potrebbe presentare una coalizione allargata che vada da Progetto Trentino fino a Pdl (probabili due liste, una di Forza Italia e una più connotata a destra) e Lega, passando per le civiche (in primis la Civica Trentina di Rodolfo Borga). In questo caso è probabile che, per trovare una sintesi, il candidato presidente possa essere pescato nella società civile, e i nomi che circolano sono quelli del presidente degli artigiani Roberto De Laurentis e del presidente della Diatec Diego Mosna. Se invece la grande alleanza non andasse in porto, l’esito sarebbe una coalizione ridotta, più centrista, Progetto Trentino più liste civiche. E a questo punto Silvano Grisenti potrebbe essere tentato di scendere in campo come candidato presidente (e non come capolista).

Ieri intanto Progetto Trentino ha pubblicato sul proprio sito il programma per le provinciali: 78 pagine che spaziano dall’autonomia al lavoro, dal territorio al welfare, dalla semplificazione amministrativa alla sicurezza. Il programma indica una maggiore sussidiarietà come risposta per «reinventare l’autonomia». In tema di mobilità, Pt dice no a Metroland, «progetto faraonico», sì invece alla Valdastico salvaguardando Besenello, sì alla circonvallazione di Rovereto, un moderno collegamento tra Rovereto e l’Alto Garda, all’adeguamento della statale della Valsugana e alla circonvallazione di Cles e di Comano Terme.

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