La truffa delle telefonate pazze

Il sistema informatico di una ditta trentina violato da un hacker romeno, che è stato denunciato



TRENTO. Se la vostra bolletta del telefono sembra come impazzita, correte subito a fare denuncia. Potreste essere vittima di qualche hacker internazionale che per pochi euro ha venduto il vostro numero, e le vostre chiamate, a qualche compagnia telefonica senza scrupoli e, soprattutto, con sede alle Isole Vergini o in qualche altro paradiso ameno. E' quello che è accaduto a un'impresa trentina che si è vista caricare in bolletta chiamate improbabili fatte in una sola notte a utenze in Polinesia e Giappone. Il conto di per sé non era troppo salato: 700 euro per quattro ore di chiamate folli. Tutto perché l'incursione è stata limitata nel tempo. La ditta, però, ha presentato denuncia alla Procura della Repubblica.

Il fascicolo è finito sul tavolo del pubblico ministero Maria Colpani che ha scoperto un vero e proprio mondo. Il pm ha delegato la squadra di polizia giudiziaria del tribunale che è specializzata in reati informatici. Gli specialisti hanno scoperto che nella notte del 5 ottobre il modem adsl della ditta in questione era stato violato da un'incursione di hacker. In particolare, il pirata si è introdotto nel sistema informatico dell'azienda, ha forzato i due server del sistema ed è riuscito a entrare nel centralino telefonico della ditta che veniva gestito tramite il sistema informatico. In questo modo, il pirata ha potuto far partire una serie di telefonate internazionali molto costose. Tramite l'Interpol è stato ottenuto un decreto di perquisizione nella casa in cui si trovava il computer, a 200 chilometri dalla capitale Bucarest. La casa era in realtà una baracca. Al suo interno c'era un giovane che adesso ha 25 anni, Leonard Iuga, che per lavoro viola i sistemi informatici di mezzo mondo. Veniva pagato dalle compagnie telefoniche delle Isole Vergini che lucrano sul traffico telefonico.













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