TRENTO. Il Trentino ha tremato venerdì sera. La scossa alle 23.38 con epicentro nella zona di Roncone e una magnitudo per fortuna bassa registrata a 2.0. La scossa è avvenuta ad una profondità di 9 chilometri. Pochi quelli che hanno avvertito il movimento della terra e di conseguenza poche sono state anche le chiamate alla centrale dei vigili del fuoco. Nulli, invece, i danni provocati. Quella trentina è stata la prima di una serie di scosse notturne che sono state registrate dagli strumenti dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Poco dopo la mezzanotte una scossa di magnitudo leggermente superiore, 2.1, è stata registrata in Abruzzo, nel nordovest della provincia dell'Aquila. All'1.08 una scossa di magnitudo 2.3 è stata avvertita in Umbria, al confine tra la provincia di Perugia e quella di Terni. Alle 2.04 una scossa di magnitudo 2.4 è stata registrata nel Lazio, nella zona dei Castelli romani. La scossa era stata preceduta alle 2:01 da un altro evento sismico di magnitudo 1.9. Alle 4.11 una scossa di magnitudo 2.1 è stata registrata in Emilia, tra le province di Modena e Ferrara. Il sisma ha avuto ipocentro a 10 chilometri di profondità ed epicentro in prossimità del comune modenese di Finale Emilia e di quelli ferraresi di Bondeno e Sant'Agostino zone già ferite recentemente dal terremoto. Infine alle 5.29 una scossa di magnitudo 2.6 è stata registrata al largo delle coste della provincia nord di Siracusa, in Sicilia.

Insomma la terra sotto l’Italia è in costante movimento considerando anche che le scosse che vengono registate e pubblicate dall’istituto sono quelle che superano il grado due di magnitudine. E in questo periodo non è nemmeno così raro che a muoversi sia a terra trentina. Solo il 27 dicembre la scossa era stata avvertita nella zona di Rovereto. Anche in quel caso la magnitudo era di grado due e l’epicentro era stato registrato nella zona di Castel Dante. E anche in quel caso il movimento della terra era stato avvisato solo da pochi «sensibili» e non c’erano stati danni.

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