La Strongmanrun è vicina ma mancano volontari

Altre 150 persone hanno dato la loro disponibilità, ma ne servono ancora di più. Pe r la manifestazione sono attesi in città 5 mila intrepidi e circa 15 mila spettatori


di Paolo Trentini


ROVERETO. Altri 150 volontari per la StrongmanRun, ma ne servono ancora. Si sono radunati ieri pomeriggio nella caserma dei pompieri e si aggiungono a quelli già impiegati lo scorso anno che hanno confermato la loro presenza. Il loro numero, come ha sottolineato l'assessore allo sport Franco Frisinghelli, non è ancora sufficiente e si spera di trovarne altri nei prossimi giorni. Intanto hanno dato la loro disponibilità e a breve saranno divisi a seconda dei compiti. Una notevole boccata d'ossigeno arriva per fortuna dai vigili del fuoco: un centinaio di volontari del corpo roveretano sarà sul percorso per dare una mano allo svolgimento della manifestazione. Il compito principale degli aiutanti si concentrerà in prevalenza nella zona della partenza/arrivo. La partenza sarà data in corso Bettini, ma il villaggio Strong sarà allestito sotto la cupola del Mart. Qua troveranno spazio gli stand degli sponsor e nei giardini i partecipanti ritireranno pettorale e pacco gara. «Sarà un impegno incredibile - ha spiegato Frisinghelli - in quanto è previsto l'arrivo in città di quasi 20 mila persone, ovvero la metà dei nostri abitanti e gestire tutto non sarà per nulla facile. Gli ostacoli saranno allestiti il mercoledì e il giovedì antecedenti la gara, ma la corsa non sarà contornata da altri avvenimenti. Il venerdì sera sempre nel Mart si svolgerà la festa inaugurale con musica e spettacoli vari, mentre il giorno dopo andrà in scena la Baby Run, pensata per i ragazzi dagli 8 ai 13 anni. Infine, quest'anno niente pasta party. Per favorire gli esercizi locali, chi vorrà mangiare dopo la corsa dovrà fare una passeggiata in centro città».

In centro città passeranno anche i 5000 uomini duri che affronteranno 13 ostacoli sul loro percorso. Per ora si conosce soltanto la loro ubicazione, non ancora la tipologia anche se qualcosa comincia a filtrare. Qualche settimana fa in internet è stato svelato quello a ridosso della partenza, una serie di copertoni intervallati da container da superare e altri ne arrivano. Dopo aver fatto tappa in piscina, si attraverserà il Leno. Questa volta niente attraversamento del torrente a ridosso del ponte Forbato, ma un percorso sospeso approntato sotto il ponte ciclopedonabile in ferro battuto che collega vicolo Tintori con via Calcinari. Un altro ostacolo importante si troverà in piazza del Suffragio e la sua struttura richiamerà la Grande Guerra.

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