La spesa non «suona» agli anziani / SEGNALA

"Dillo al Trentino": a Rovereto l'avvio della consegna gratuita a domicilio per gli over 65 è in ritardo


Michele Stinghen


ROVERETO. È in ritardo, il progetto "La spesa a casa": partirà in novembre, con circa due mesi di ritardo rispetto a quanto annunciato in estate. Il problema viene dallo stesso elemento qualificante del progetto, ovvero dal volontariato: non costa e fa comunità, ma necessita di tempo.

È stata una signora di Rovereto a segnalare a Dillo al Trentino che, ad onta degli annunci fatti dal Comune e sul giornalino comunale, il servizio ancora non c'era. Siamo a fine ottobre, la partenza del progetto era stata annunciata per il 1 settembre, ma nonostante ripetute richieste, la consegna gratuita a casa della spesa per gli anziani ancora non era possibile. Il servizio "La spesa a casa" prevede la consegna gratuita a domicilio di una spesa di almeno 25 euro; è rivolto a chi ha più di 65 anni, o si trova in situazione di disagio. Nessun costo per il Comune: il servizio è a cura della Cooperativa La Casa, in collaborazione con il Sait di viale Trento.

Cuore del progetto sono però i giovani della parrocchia San Giuseppe del Brione, disponibili a fare la spesa ed eventualmente anche a consegnarla nelle case. Il loro coinvolgimento ha anche lo scopo di favorire il contatto tra generazioni e rinsaldare le reti sociali. Il trasporto della spesa è curato dai mezzi de "La Casa", che premierà i giovani con dei buoni spesa in "cultura" - prevalentemente libri. Non si è però riusciti a far partire immediatamente il sistema. «Abbiamo dovuto attendere il rientro dalle vacanze estive dei ragazzi - spiega il direttore della cooperativa La Casa Paolo Fellin - abbiamo dovuto programmare incontri, stabilire con chiarezza gli incarichi e verificare le disponibilità e i turni. Abbiamo una dozzina di volontari, il loro numero dovrebbe aumentare. Ora stiamo completando una cartolina di presentazione del servizio, che arriverà in tutte le case di Rovereto. Purtroppo, trattandosi di volontariato e non di lavoro, non è stato più difficile rispettare i tempi, ma in novembre partiremo».

A sollecitare l'attivazione del servizio è stato in particolare il Comune. «Sapendo delle difficoltà di tanti anziani a fare la spesa, abbiamo chiesto un intervento - spiega l'assessore Gerola - il progetto non pesa sulle casse comunali; noi ci siamo fatti carico della promozione. Rispetto al programma che ci eravamo dati, c'è qualche ritardo; abbiamo sollecitato la Cooperativa, ben consci però che si tratta di volontariato. Stiamo valutando la fattibilità di un servizio simile per la consegna a domicilio dei farmaci».













Scuola & Ricerca

In primo piano