La settimana bianca? È una bufala: denunciato
L’alloggio ad Andalo era offerto a 240 euro ma dopo il bonifico erano spariti annuncio e inserzionista. Segnalazioni anche a Fassa e Campiglio
TRENTO. Un affitto decisamente basso per passare una settimana di vacanza - quella di Natale, quindi al top della stagione invernale - ad Andalo, in un appartamento. 240 euro e tutto era pagato, bastava mettere valige e sci nel bagagliaio della macchina e via. Un’offerta da cogliere al volo come ha fatto, purtroppo per lui, un 38enne vicentino. Che ha bloccato l’offerta e pagato il dovuto tramite un bonifico. Convinto di aver fatto un buon affare, qualche minuto dopo il pagamento è tornato a guardare il suo appartamento (l’annuncio era stato pubblicato sul portale subito.it) e un brivido è corso lungo la sua schiena: l’annuncio era sparito come si era volatilizzato chi lo aveva inserito. Naturalmente erano andati persi anche i 240 euro e assieme a loro la settimana di vacanza in Trentino. Il vicentino però si è rivolto ai carabinieri e una piccola soddisfazione se l’è tolta: i militari con alcuni accertamenti sono riusciti ad individuare chi ha intascato i soldi, un 39enne napoletano che è stato denunciato per quella che è stata definita la «truffa di Natale».
Ma non è l’unica che riguarda il Trentino. Le segnalazioni e, in alcuni casi, le denunce che sono arrivate alla polizia postale sul tema della case vacanze fantasma per il periodo natalizio. Appartamenti che venivano messi in offerta a prezzo oggettivamente bassi e disponibili nelle località turistiche più rinomate della provincia, dal Campiglio alla val di Fassa. Annunci on line con tanto di foto - probabilmente «rubate» da qualche altra parte sul web - per attirare potenziali clienti. Che sono spesso attirati dalla possibilità di godersi una vacanza con un budget ridotto. Solo che spesso dietro a queste offerte fuori mercato ci sono dei truffatori che usano il web per agganciare vittime ovunque e per «alleggerirle» di un bel po’ di denaro. E ci sono anche degli alberghi che diventano tramite ignari di alcune truffe. È capitato infatti che delle persone abbiano prenotato on line il soggiorno in un bel hotel una località turistica - è successo anche in provincia - e che una volta arrivati alla reception abbiano scoperto che la loro stanza era già occupata. E i soldi anticipati, naturalmente, erano spariti dal conto corrente. Episodi nei quali si trovano in mezzo gli albergatori che nulla sanno della «doppia prenotazione». Che è resa possibile grazie ad una parziale clonazione del sito «vero» dell’alberga dal quale vengono rubate foto e promozioni copiate poi su pagine pirata dove cambia una parola o un suffisso nell’indirizzo. E le prenotazioni che vengono fatte qui sono delle truffe che lasciano l’amaro in bocca e fanno svanire soldi e vacanza.