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Ieri, a margine dell’incontro al Caproni per il passaggio di Viola del Patt, non sono mancati i commenti sulla legge della doppia preferenza di genere. Di Viola si è detto, non ha votato per coerenza...



Ieri, a margine dell’incontro al Caproni per il passaggio di Viola del Patt, non sono mancati i commenti sulla legge della doppia preferenza di genere. Di Viola si è detto, non ha votato per coerenza rispetto ad una legge che non condivideva. Ma anche il segretario del Patt Franco Panizza, qualche perplessità l’ha espressa: «Il rischio è che le cordate tra uomo e donna rischiano di indebolire i piccoli territori. Meglio sarebbe stato fare la legge sulle tre preferenze, senza obbligare chi è ha un bacino di elettori piccolo, ad esprimersi sia su un uomo che su una donna, con tutte le difficoltà poi di trovare donne che si impegnino nella politica». Ma per il governatore Rossi, commentando la legge, ha detto che l’unico rammarico è di come si sia arrivati alla legge. «Ma il Patt sarà dfarsi carico anche dei piccoli territori», ha concluso.













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