La Procura offre un posto a chi rimane senza lavoro
Due ultraquarantenni residenti in città individuati dai Centri per l’impiego: verranno utilizzati nelle segreterie del Giudice di pace e di un magistrato
TRENTO. Siete rimasti disoccupati? Potete trovare lavoro in tribunale. È il frutto di una proposta che la Procura della Repubblica ha presentato alla Provincia, che l’ha accolta: farà sì che due lavoratori titolari del trattamento di indennità di mobilità, residenti in città e ultraquarantenni, saranno impiegati nelle attività di segreteria, in particolare in catalogazione, inserimento, archiviazione e scarico delle pratiche relative ai fascicoli giudiziari. Tali attività implicano l’uso di mezzi informatici sotto la guida del cancelliere addetto al servizio. Un lavoratore sarà assegnato alla segreteria del Giudice di pace, il secondo alla segreteria di un magistrato. Il tutto sulla base di un dialogo Procura-Provincia concretizzatosi lo scorso 25 agosto in una lettera al presidente Lorenzo Dellai da parte del procuratore Giuseppe Amato, che fa esplicito riferimento «alla notoria carenza di personale» di cui soffrono gli uffici giudiziari in tutta Italia, Trento compresa. L’individuazione dei lavoratori sarà effettuata dai Centri per l’impiego tra coloro che sono in possesso dei requisiti e di qualifiche compatibili con le prestazioni da svolgere. La giunta venerdì scorso ha deliberato così di affidare all’Agenzia del lavoro li adempimenti necessari all’attuazione del progetto, in particolare per quanto riguarda il pagamento ad ogni lavoratore dell’eventuale importo integrativo nel limite complessivo di 2.400 euro lordi l’anno a ognuno dei due lavoratori. Che saranno impegnati per l’orario settimanale corrispondente alla proporzione tra l’indennità di mobilità e il livello retributivo iniziale, comunque per non meno di 20 ore settimanali e non più di 8 giornaliere.
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