La paga della Maestri su Facebook
L'assessore comunale pubblica la sua busta: prende la metà di un consigliere
TRENTO. La trasparenza viaggia su Facebook. L'assessore alla cultura del Comune di Trento Lucia Maestri, che ha aderito all'appello del nostro giornale per la riduzione delle indennità, ha deciso di mettere online sulla sua pagina Facebook la sua busta paga. Si vede subito che la responsabile della cultura della città capoluogo prende uno stipendio netto pari a meno della metà di quello di un consigliere: 2.974 euro al mese contro 6.400. Non solo. La Maestri non ha diritto al trattamento di fine mandato, che per un consigliere provinciale semplice vale circa 65 mila euro per una legislatura, e neanche al fondo pensione di quasi 200 mila euro lordi per un mandato, ovvero 3.258 euro al mese.
La Maestri spiega la sua decisione di pubblicare su Facebook la sua busta paga come «un atto di rispetto nei confronti dei cittadini che mi hanno eletto». Sotto la foto della busta paga ci sono una decina di «mi piace» e quattro commenti di incoraggiamento. La Maestri, come tutti gli altri assessori del Comune di Trento, non arriva a cifre così elevate. Il suo salario lordo è di 4.385 euro al mese. Le trattenute sono pari a 1.411 euro, quindi le restano in tasca 2.974 euro al mese, senza nessun'altra aggiunta.
Un consigliere provinciale prende 6.400 euro al mese netti, più 1.085 euro al mese di trattamento di fine mandato più 3.258 euro al mese di versamento al fondo di pensione integrativo che può essere ritirato a fine mandato in un'unica soluzione. L'assessore alla cultura paga un'irpef netta di 1.355 euro. Curioso notare anche che in busta paga c'è anche una trattenuta di 10,84 euro per il parcheggio. I consiglieri provinciali, invece, non solo possono parcheggiare in Consiglio quando c'è seduta, ma hanno anche l'autostrada completamente gratis e fior di rimborsi spese.La differenza tra l'assessore comunale e i consiglieri si allarga con i rimborsi spese. Solo per partecipare a una seduta del Consiglio, un consigliere che risiede fuori dal capoluogo prende 26 euro al giorno. E gli vengono anche rimborsati i chilometri.Insomma, economicamente parlando conviene, e di molto, fare il consigliere provinciale rispetto all'incarico di assessore.