«La nostra giacca “antiorso”» pioggia di critiche sul marchio
Il brand che “vestiva” il carabiniere aggredito a Andalo. L’azienda ha pubblicato sui social la lettera di ringraziamento di Diego Balasso ma ora si difende: «Era solo cronaca»
Trento. La sera del 22 agosto Diego Balasso, il ventiquatrenne di Recoaro, di stanza come carabiniere in Trentino, è stato aggredito dall’orso M57, ad Andalo. La conseguenza, come noto, oltre alle ferite e al ricovero in ospedale a Trento del giovane durato alcuni giorni, è stata la cattura del plantigrado e la sua reclusione al centro faunistico del Casteller, sopra Trento. Emerge in questi giorni che nelle stesse ore in cui si trovava in ospedale, Balasso avrebbe scritto una mail alla famosa ditta, con sede in Svizzera e distributore italiano a Chiuso(Sondrio), produttrice di abbigliamento per l’outdoor, che ha prodotto il piumino che, secondo lui, avrebbe contribuito “a salvargli la vita”.
La notizia e il suo seguito hanno destato critiche e commenti sia in Trentino che sulla pagina facebook della ditta. É stata infatti sulla propria pagina facebook la stessa ditta produttrice del piumino a pubblicare nei giorni scorsi ben tre post sulla vicenda. Il primo post mostrava una foto del piumino ridotto male, promettendo che la spiegazione sarebbe arrivata successivamente.
Il 30 agosto la ditta pubblicava un testo, attribuito a Diego Balasso, che porterebbe i ringraziamenti del ragazzo per un prodotto che gli avrebbe salvato la vita. Le due immagini a corredo del post, molto criticato dai lettori, sono invece un prodotto grafico della ditta. In un’ immagine si augura una pronta guarigione al ragazzo, con la foto a corredo di un orsetto di peluche bendato. Un ‘altra immagine reca lo sfondo di un bosco con la figura di un orso che vi si staglia, e scritta in italiano e in inglese una frase attribuita al protagonista “Ho lottato con l’orso, sono salvo anche grazie al piumino”. Campeggiano la bandiera italiana e quella britannica.
Il post non ha mancato di produrre oltre 330 commenti, parecchi di contestazione, che reputano opportunistica, inopportuna, perfino ridicola questa sorta di piccola promozione del prodotto o che criticano anche il ragazzo per questa mossa(pur ribadendo l’augurio di pronta guarigione). Nei commenti qualcuno prova anche ad affrontare seriamente la questione di come gestire orsi problematici.
Infine, il 3 settembre, la ditta ha pubblicato un terzo post, dove mostra il cedolino del pacco inviato, con un piumino nuovo, in omaggio a Balasso.
Abbiamo contattato l’addetto stampa della ditta, che ha commentato a voce, smentendo qualsiasi voglia di farsi pubblicità con un incidente fra uomo e orso, promettendo un testo scritto di spiegazione nei prossimi giorni.
Intanto, registriamo che l’azienda ha provato a difendersi dai tanti commenti critici ricevuti sui social già nei giorni scorsi, con una dichiarazione rivolta i lettori di facebook, in cui spiega di aver solo riportato un fatto di cronaca. Qualcuno comunque ieri scriveva un suggerimento “Comunque grazie... mi son fatta due risate.... cambiate responsabile della comunicazione”. Qualcun altro commentava “Qualche mese fa sono andato in montagna (vivo a Merano) con il vostro piumino e ho avuto un incontro col plantigrado. M49 fugge terrorizzato da quel giorno.”