La Finanza fa la guerra al gioco illegale

Trecento uomini al lavoro in provincia per verificare il rispetto delle regole in 100 locali: e sono scattate due denunce



TRENTO. Duemila esercizi controllati e 400 sanzioni. La guardia di finanza in questa torrida estate non si è dedicata solo alle operazioni contro l’evasione fiscale, ma ha messo nel mirino anche il gioco d’azzardo. In Trentino quest’attività ha visto impegnati trecento uomini delle fiamme gialle che hanno denunciato due persone. Controlli a tappeto nell’ambito di tre diverse operazioni che si sono concretizzati - in provincia - in un centinaio di controlli nel campo della tutela del gioco e delle scommesse legali, come ha spiegato il colonnello Fabrizio Nieddu.

Va veniamo alle irregolarità che sono state riscontrate. In un caso, è stata riscontrata la mancata esposizione della tabella dei giochi proibiti, violazione di carattere penale per la quale è scattata la denuncia del titolare di una sala giochi.

Nel secondo caso in un residence oltre a non esser stata trovata esposta la tabella dei giochi proibiti, è stato trovato e quindi sequestrato un videogioco che era di fatto abusivo. Non aveva, infatti, il nulla-osta per l’installazione, funzionante a gettoni e, soprattutto, senza collegamento per l’invio telematico dei dati all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Il legale rappresentante della società è stato denunciato ed è stata richiesta ed ottenuta l’autorizzazione all’utilizzo dei dati emersi dal controllo per le successive contestazioni fiscali, tra cui quella relativa al mancato pagamento dell’Isi, l’imposta sugli intrattenimenti introdotta nel 2000 a seguito della soppressione dell’imposta sugli spettacoli. Insomma gli accertamenti verso questa persona non sono ancora finiti e quindi il conto totale non c’è ancora.

Il metodo di lavoro della guardia di finanza è così spiegato. Sono stati sviluppati tre piani di intervento, di cui due congiunti e coordinati con le altre forze di polizia, nei mesi di marzo e luglio (“New Slot2” e “Videolotteries”), ed uno in via autonoma, disposto a livello centrale, che, nella seconda settimana di agosto, ha visto da solo l’impiego di oltre 40 militari (“End Game”). L’attività della guardia di finanza assume una proiezione «trasversale», in quanto volta sia alla prevenzione e repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori sia alla tutela degli interessi finanziari dello Stato nonché al corretto funzionamento dello specifico mercato ed alla tutela degli interessi dei consumatori, talvolta coinvolti in attività del tutto illegali. La selezione degli obiettivi è avvenuta attraverso l’apporto informativo dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato ed una preventiva attività di intelligence e di controllo economico del territorio da parte della Guardia di Finanza.

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