TRENTO

La famiglia de Battaglia dice addio alla farmacia Santoni 

Dopo oltre 100 anni in cui era passato di padre in figlio ora l’esercizio commerciale di piazza Pasi è stato venduto a Unifarm. Dopo la morte di Gianni e il lavoro della moglie Sandra si conclude una lunga storia famigliare


Luca Petermaier


TRENTO. Dopo l’addio dei Dorigoni (concessionaria d’auto) e dei Niccolini (abbigliamento), Trento saluta un’altra famiglia che ha fatto la storia del commercio in città. Passa di mano, infatti, la proprietà della farmacia Santoni di Piazza Passi, da tutti conosciuta come farmacia “de Battaglia” perché posseduta e gestita da oltre 100 anni dalla stessa famiglia, i “de Battaglia” appunto.

La decisione è maturata nei mesi scorsi e si concretizzerà entro Natale, ma la proprietà della farmacia è già passata a Unifarm, la società alla quale aderiscono molti farmacisti trentini. Il nome rimarrà lo stesso, la vendita dei prodotti continuerà come prima, così come saranno garantiti i posti di lavoro, anche se è probabile che nei prossimi mesi la farmacia verrà ceduta da Unifarm a qualche privato che ne dimostri interesse.

Parlare della farmacia Santoni vuol dire raccontare la storia di una famiglia, i de Battaglia, che i trentini che abitano nel capoluogo hanno imparato a conoscere in tanti anni di attività nel cuore del centro storico. Comprata da Antonio Santoni a inizio Ottocento (anche se l'avvio dell'attività risale addirittura alla fine del '700), la farmacia venne poi acquistata da Francesco de Battaglia, trentino di famiglia asburgica, laurea a Innsbruck, ufficiale sanitario, sposo di Raffaella Colpi, irredentista. Chi lo ha potuto conoscere, ricorda Francesco come il farmacista che ha un solo obiettivo: ascoltare con grande umanità sintomi e confidenze dei suoi "pazienti" cercando di trovare la giusta soluzione, non certo “vendere” una medicina.

Le orme di Francesco (e anche la sua filosofia di intendere il ruolo di farmacista) vengono seguite dal figlio Carlo Alberto. Sono i tempi della Seconda Guerra Mondiale che semina anche a Trento distruzione ma non piega la ferrea volontà e lo spirito di sacrificio di molti esercenti del tempo, tra cui gli stessi de Battaglia.

Carlo Alberto (morto prematuramente a 65 anni) ha tre figli. Franco (1943) prende la strada professionale del giornalismo. Gianni (1944) e Marco (1949), entrambi farmacisti, lavorano invece in piazza Pasi fianco a fianco fino agli anni Novanta quando Marco entra all'Unifarm, di cui fonda, divenendone amministratore delegato, la controllata E Pharma.

Gianni - volto conosciutissimo in città - muore nel 2008 ad appena 64 anni. Il nostro Rinaldo Cao lo ricordò così nel pezzo che scrisse per dare la notizia del decesso: «Il suo ruolo nella società è stato quello di dispensare farmaci, di trasmetterne il valore terapeutico. Mentre vendere è tutt'altra cosa. Gianni de Battaglia non è mai stato un ”commerciante”».

Dopo la morte di Gianni la conduzione della farmacia è rimasta per un breve periodo in mano alla moglie Sandra Boni e al loro figlio Andrea, anch’egli farmacista. Le loro strade si sono separate qualche anno fa e in piazza Pasi - tra i mobili dell'epoca, le antiche vetrine, il bancone e le cassettiere in legno - è rimasta solo Sandra, affiancata dai validi collaboratori. Ora la scelta di andare in pensione e di interrompere il filo che lega la farmacia Santoni al nome dei de Battaglia: «Era arrivato il momento - spiega Andrea - anche se queste scelte toccano sempre il cuore. La nostra professione, oggi, è profondamente cambiata rispetto a un tempo anche a causa dell’arrivo sul mercato di potenti multinazionali che stanno creando catene di farmacie che assomigliano sempre di più a colossi del commercio anziché alle antiche botteghe dove si dispensavano i consigli per stare meglio».













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