la partita solidale 

La Diatec gioca e aiuta l’Africa  

Il gruppo Poli sostiene la Spagnolli-Bazzoni onlus per fermare l’Aids


di Alan Masala


TRENTO. Aria di big match al Palatrento per la sfida tra Diatec Trentino ed Azimut Modena che ha visto vincitori per 3 set a 2 i padroni di casa. Una sfida sostenuta che ha messo in campo oltre alla passione ed alla grinta anche la solidarietà. L'incontro che si è svolto a Trento nella decima giornata di andata della Regular Season Superlega UnipolSai di volley è stata infatti anche la Partita del Cuore. Ormai da 15 anni, grazie al compianto Edo Benedetti, esiste una collaborazione tra l'associazione Spagnolli-Bazzoni onlus, di cui Edo è stato uno dei soci fondatori, ed il mondo della pallavolo trentina. L’iniziativa, che ha permesso di dare visibilità al progetto “un amico in più per fermare l'Aids in Zimbawe”, ha avuto il supporto anche del gruppo Poli Regina, sponsor del Diatec Trentino. Come ha spiegato Mauro Poli, responsabile marketing, «vi sono una serie di progetti, tutti presentati da gruppi di volontariato, onlus, del territorio. Il nostro gruppo mette a loro disposizione 400 mila euro. Per aderire all’iniziativa i nostri clienti donano i loro punti Duplicard, che si ottengono facendo gli acquisti, a questi progetti. Ogni progetto prende una quota di denaro in proporzione ai punti Duplicard assegnati loro dai nostri clienti». Ha poi sottolineato che «l’iniziativa viene portata avanti da 10 anni cercando, di volta in volta, di ampliarla. Oggi vengono sostenuti progetti che coinvolgono anziani, disabili, terzo mondo, dipendenza, indigenza e malattia». Alla sfida era presente Carlo Spagnolli, figlio del senatore Giovanni e membro dell'associazione Spagnolli-Bazzoni Onlus. Qust’ultimo ha ricordato i suoi esordi nel mondo del volontariato come medico: «Il 1975 per me è stato come una seconda rinascita, l'anno in cui sono partito come volontario per l'Africa. Per me è una grande soddisfazione vedere quanta strada è stata fatta da allora». Con orgoglio, ha voluto sottolineare che «lo spirito di servizio che mi ha sempre animato è stato quello che ho potuto ereditare dai miei genitori».

I progetti che Spagnolli-Bazzoni onlus sostiene in Africa hanno un elemento comune: quello di rendere autosufficienti le comunità locali. Il progetto “un amico in più per fermare l'Aids in Zimbawe” non è una semplice opera di carità, bensì una serie di passi per rendere economicamente e socialmente indipendenti coloro che, in Africa, vengono ancora ghettizzati.















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