La comunità ucraina trentina raccoglie provviste e medicinali
Presso la sede dell’associazione Rasom in via Sant’Antonio (foto Ansa Epa)
TRENTO. Sarà presso la sede dell’associazione Rasom in via Sant’Antonio 22 il punto di riferimento della comunità ucraina trentina che si sta mobilitando in queste ore. Oggi la sede sarà aperta dalle 18 alle 21.
“Abbiamo bisogno praticamente di tutto - spiega la presidentessa Stefania Shmits – le persone che arriveranno saranno prive di effetti personali perché sono scappate prendendosi dietro quel poco che potevano portare con loro. I medicinali dei quali forniremo l’elenco, cercheremo di trovare il modo per mandarli in Ucraina. Per il resto raccogliamo prodotti a lunga conservazione come scatolame, caffè. Latte, biscotto, formaggi e prodotti sotto vuoto. Serviranno sia per i primi giorni del soggiorno a Trento fino a quando il meccanismo di ospitalità non sarà a regime, ma anche per mandarli in Ucraina dove stanno iniziando a mandare le scorte alimentari”.
Sotto questo aspetto la situazione è caotica. Lunghe cose fuori dai negozi, come all’esterno delle banche per ritirare i soldi necessari per acquistare da mangiare. Gli istituti bancari però, sono aperti per poche ore al giorno. Oltre alla raccolta di prodotti alimentari, è stata aperta anche una raccolti fondi che potranno essere versati sul conto IT50W0503401800000000000052 con la causale “Sostegno al popolo ucraino”.