la campagna “il luogo del dono” 

L’eredità da lasciare alle coop sociali  

TRENTO. In Italia è di circa 100 miliardi di euro il tesoretto, senza eredi diretti, che nei prossimi quindici anni potrebbe diventare una risorsa per cooperative e associazioni. Come? Attraverso i...


di Maddalena Di Tolla Deflorian


TRENTO. In Italia è di circa 100 miliardi di euro il tesoretto, senza eredi diretti, che nei prossimi quindici anni potrebbe diventare una risorsa per cooperative e associazioni. Come? Attraverso i lasciti testamentari, ancora poco diffusi in Italia e Trentino. Per promuoverli cinque cooperative (quattro trentine e una veneta) hanno lanciato due anni fa la campagna Il luogo del dono. Ieri mattina in conferenza stampa, nella sede della federazione delle coop trentine, ne hanno ribadito l’importanza. Dall'ultima indagine Gfk Eurisko 2016 – hanno raccontato i relatori - emerge che il 14% degli italiani è pronto a inserire nelle disposizioni testamentarie un lascito.

Il 3% avrebbe secondo il report già dato indicazioni e l'11% sarebbe intenzionato a farlo. Cresce anche la conoscenza sul tema: tale opportunità - rivela l’indagine - è nota oggi a quasi 7 italiani su 10. Fare testamento e lasciare una parte o tutta la propria eredità ad una cooperativa è un gesto possibile, e gioioso dovrebbe essere il pensiero di farlo, da associare non alla morte ma alla continuità del nostro impegno per le cause sociali in cui crediamo. Ieri lo hanno ribadito le cooperative intervenute. Lo scopo della campagna è diffondere la cultura del dono e del lascito testamentario a favore di realtà che operano senza fini di lucro. I soggetti promotori sono la cooperativa Progetto 92, che dà sostegno a giovani e famiglie sul territorio trentino; Mandacarù, la coop trentina del commercio equo e solidale; La Rete di Trento che si occupa di disabilità; l’associazione Amministratori di Sostegno di Trento e la coop Monteverde di Verona, che offre servizi socio sanitari per la disabilità. Il bilancio ancora non è fattibile, perché, come ha spiegato Giovanni Bridi, di Mandacarù, serviranno circa dieci anni prima di verificare l’effetto, come insegnano le migliori esperienze internazionali. Alla presentazione è intervenuta la presidente della Federazione Trentina della Cooperazione Marina Mattarei ed hanno preso parte anche Luca Sommadossi (Progetto 92), Francesco Tosato (Monteverde di Verona), Alberto Zandonati (La Rete). Nei mesi scorsi sono stati organizzati incontri informativi e la formazione specifica degli operatori che nelle diverse realtà accolgono le domande di chiarimento dei potenziali donatori. Presentato anche il nuovo video di un minuto che pubblicizzerà la possibilità di donare in questo modo.















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