L'arcivescovo Tisi: "Le fake news sono un vero e proprio allarme sociale"
"Improbabili ricostruzioni dei fatti alimentano dibattiti che non raramente sconfinano nell'insulto. L'illusione di avere la verità in tasca è la nemica dichiarata del gusto per il dialogo"
TRENTO. «Le cosiddette fake news portano a improbabili ricostruzioni dei fatti, alimentano rancori e indignate prese di posizione, dando vita spesso ad accesi dibattiti che non raramente sconfinano nell'insulto, infangando il buon nome delle persone. Il problema è serio e desta, giustamente, un vero e proprio allarme sociale».
Lo ha detto l'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, nell'omelia della messa solenne per la festa di San Vigilio celebrata nella cattedrale di Trento. «L'illusione di avere la verità in tasca è la nemica dichiarata del gusto per il dialogo. La convinzione di sapere e di argomentare su tutto, toglie la gioia di imparare».
«Semplificazioni imbarazzanti - ha aggiunto l'arcivescovo Tisi - che si muovono solo tra bianco e nero, ci tolgono la capacità del discernimento del dato di realtà. La grandezza delle persone si misura dalla capacità di dire, anzitutto a se stessi: "Non so, voglio capire, ho paura, ho sbagliato, mi assumo la responsabilità, rispondo in prima persona"».