L’Aquila di San Venceslao alle volontarie ucraine
La massima onorificenza della città alle associazioni Aiutiamoli a vivere e Rasom. Il sindaco Ianeselli: «Avete sfidato con la solidarietà l’orrore della guerra. Un esempio per tutti i trentini»
TRENTO. Per le Feste Vigiliane del 40° il sindaco Franco Ianeselli ha deciso di consegnare la massima onorificenza della città, l’Aquila di San Venceslao, a due associazioni di volontariato: l’associazione Aiutiamoli a vivere e l’associazione culturale degli Ucraini in Trentino "Rasom".
La cerimonia si è svolta oggi (26 giugno) giorno del patrono, nel salone di rappresentanza di palazzo Geremia, con la consegna a Stefaniia Shmits per l’associazione Rasom e ad Anzhela Kotik per l’associazione Aiutiamoli a vivere.
“La più grande onorificenza della città va alle presidenti di due associazioni di volontariato composte prevalentemente da donne. Hanno visto il loro Paese invaso e non si sono perse d’animo. Hanno iniziato a organizzare la solidarietà, accogliendo i rifugiati. Sono un esempio per tutti i trentini”, ha detto il sindaco, “per me è un orgoglio personale averle conosciute”.
"La guerra in corso in Ucraina è un’enormità, una catastrofe da cui spesso distogliamo lo sguardo perché non si può guardare troppo a lungo senza rimanere sconvolti. Eppure volo volontarie e volontari l’orrore lo avete sfidato, cercando di controbilanciare l’atroce oscenità del conflitto con la concretezza della fraternità”. C.L.