L'Alto Garda unito da un museo

Anche il comune di Nago Torbole ha raggiunto Riva e Arco nel «Mag»



RIVA. Nel Mag -Museo Alto Garda- nato con la convenzione fra Riva ed Arco per la gestione intercomunale unitaria delle attività culturali, è entrato ieri anche il comune di Nago-Torbole attraverso un accordo di programma firmato dai due sindaci, Luca Civettini ed Adalberto Mosaner, presenti gli assessori Massimiliano Floriani per Arco e Flavia Brunelli per Riva, Gianni Pellegrini direttore del Mag e Monica Ronchini, direttrice del Museo.

Due i motivi forti dell'operazione, destinata ad essere perfezionata nei prossimi mesi con Ledro e Tenno: uno nobile, l'altro di vile moneta. Da una parte la considerazione che la cultura è strangolata dai confini, da tutti i confini. Se la finalità assegnata al Mag è quella di testimoniare l'identità del territorio, scorrendo in verticale lungo la sequenza dei secoli dalla preistoria alla Resistenza, non esiste che ci si possa fermare a San Tomaso o al Linfano.

Anche perchè la dimensione culturale d'un evento -per esempio l'utilizzo delle gallerie della Gardesana per la produzione industriale- supera l'aneddotica solo quand'è inserito in un quadro di riferimento unitario. Dunque abbasso i campanili. In secondo luogo se è ben vero che qualunque amministratore è convinto di sponsorizzare la più bella, interessante ed intelligente iniziativa, è altrettanto inoppugnabile che in tempi di vacche magre, quand'è impossibile continuare a dire di sì a tutti, occorre selezionare: il che diventa problematico.

Ecco allora come può diventare preziosa la regia unitaria dell'intero comparto culturale, capace di orchestrare gli eventi in base a criteri prefissati e condivisi e, disponendo d'una platea allargata, di farli «fruttare» meglio anche in termini di visibilità.

In attesa che la politica faccia le sue scelte (sempre lente e dolorose quando si tratta di cedere fettine di potere, anche se si tratta del contributo di qualche cento euro ad una festa), l'obiettivo del Mag resta quello di coprire l'intera realtà comprensoriale, individuando e favorendo specificità di ciascuna porzione del territorio. Per Ledro potrebbe trattarsi, suggerisce Gianni Pellegrini, del tema delle fortificazioni. Per Torbole l'accordo di programma firmato ieri, e propedeutico -secondo affermazione del sindaco Civettini- all'ingresso formale ed istituzionalizzato del terzo comune nel Mag, prevede già una serie di impegni: dall'allestimento al forte di Nago della mostra sulla Grande guerra, alle ricerche -destinate ad alimentare pubblicazioni specifiche- sui primi alberghi di Torbole, sulla fienagione ai prati alti di Nago, su Scipio Sighele, sui catasti napoleonici, sulla antica strada di collegamenti fra Nago e Mori, sui viaggiatori in Italia prima di Goethe, oltre ad una serie inserita in percorsi già avviati sulle antiche strade, sulla carta archeologica, le pergamene.

Il primo passo, preparato da un anno di incontri e discussioni fra l'assessore Stefenelli e Monica Ronchini, è fatto: il resto verrà strada facendo.













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