L’allarme di Confedilizia: «L’Imu è la botta finale»
Le imprese devono affrontare costi anche 10 volte superiori alla vecchia Ici e colpendo anche le prime case si deprime ulteriormente un mercato già a terra
ROVERETO. Non ha dubbi la Confedilizia della Vallagarina: l'Imu è una tassazione che suona come l'ennesima punizione della proprietà. I rappresentanti dell'associazione, che riunisce i proprietari della Vallagarina e dell'Alto Garda, ieri ha chiesto agli amministratori di comune e comunità di valle di fare quanto loro possibile per ridurre l'impatto dell'imposta. I politici locali presenti ieri all'incontro hanno condiviso molte delle perplessità dei proprietari sull'imposta voluta dal governo, ma sulla quale, proprio in quanto proveniente dal governo, ben poco si può fare a livello locale.
Il presidente dell'associazione Giorgio Aita sin dal titolo dato all'incontro - "Imu stangata per tutti" - ha messo in chiaro la posizione di Confedilizia, presentata poi dal suo vice Giulio Pezcoller. «É l'ennesima tassazione che colpisce la proprietà della casa. A differenza di tanti paesi europei, in Italia la maggioranza delle abitazioni sono di proprietà, mentre altrove le case sono di banche, assicurazioni o altri enti. Inoltre i continui annunci, le correzioni hanno aumentato l'incertezza e non si sa più cosa dovremo pagare a dicembre. Come conseguenza, assistiamo ad un consistente calo dei rogiti, delle vendite e delle stipule di contratti d'affitto. Inoltre ha comportato un aumento spropositato della tassazione». «Monti - ha aggiunto Franco Piccinelli, consulente di Confedilizia - ha anticipato un'imposta studiata dal governo Berlusconi e voluta in particolare dalla Lega Nord. Un'imposta che colpisce solo il valore e non la capacità contributiva. Fatta solo per esigenze di cassa». L'aumento ha riguardato soprattutto le attività produttive, e questo è stato evidenziato dall'assessore all'edilizia della comunità di valle Claudio Soini: «Per la Vallagarina, cuore pulsante dell'economia di tutto il Trentino, è una cosa quanto mai deleteria. Ne sono testimone io stesso: nello studio professionale dove lavoro, rispetto all'Ici l'imposta è quadruplicata. I Comuni - suggerisce - potrebbero lavorare per limare la portata dell'Imu per le attività economiche».
Ma le conseguenze negative si sono viste anche nel settore edilizio, lo stesso Soini fa l'esempio dei contributi di comunità per risanare casa. «I soldi che avevamo a disposizione non saranno tutti impegnati, ed è un peccato: significa che la crisi morde e su questo anche le novità dell'Imu hanno influito».
Era presente il funzionario dell'ufficio tributi sovracomunale Lorenzo Graziola: «L'Imu è un'imposta analoga all'Ici e non è nulla di nuovo. In totale raccoglierà in provincia 220 milioni di euro, erano stati 113 con l'Ici. Nei Comuni che seguo (Rovereto ha però una situazione un po' diversa) per l'abitazione principale tanti non hanno pagato nulla in più rispetto all'Ici; ben diverso il caso di villette o altre abitazioni particolari. Aumenta e tanto (10, 15 volte) nei casi di abitazioni date in uso ai parenti, perché non sono più prima casa». Gli uffici sono a disposizione; sul sito della comunità e dei comuni consociati si può calcolare l'importo; «Gli ultra 65enni hanno ricevuto il modulo precompilato a casa, abbiamo istituito 6 sportelli periferici», ha ricordato l'assessore Bertolini. Si fa quel che si può per rendere meno dolorosa la cosa, ma pagare, bisogna pagare. Attenzione, infine, alle residenze fittizie, fenomeno molto diffuso nelle zone turistiche: sono nel mirino e basta un incrocio di dati rispetto alle utenze per verificare che siano davvero "dimora abituale". (m.s.)