Iva sull’immondizia 500 trentini in causa

Federconsumatori ha raccolto centinaia di adesioni per chiedere la restituzione del denaro che (secondo la corte di Cassazione) non doveva essere richiesto


di Maddalena Di Tolla


TRENTO. Almeno 500 persone hanno già presentato le carte necessarie. Nei prossimi giorni quindi sarà proposta davanti al Giudice di Pace di Trento, una causa pilota da parte della Federconsumatori del Trentino contro l'illecita imposizione del pagamento dell'Iva, a partire dal 2002 (per Trento) e dal 2008 in altri casi, calcolata sulle fatture del servizio di raccolta rifiuti, tramite la famosa Tia, poi divenuta anche Tia2 per cercare, da parte governativa, di aggirare il problema.

Questa causa varrà innanzitutto per i cittadini residenti nei comuni di Trento, Rovereto, Isera, Lasino, Alto Garda, Ledro, Vallagarina e Val di Sole. Ieri mattina i funzionari dell'associazione, in presenza dell'avvocato Nadia Concer, hanno spiegato la ragione della loro mossa: due sentenze, la prima della Corte Costituzionale del 2009 e la seconda, della Corte di Cassazione del 2012, hanno ribadito che imporre il pagamento dell'Iva su quanto di fatto per le legge deve intendersi già come un tributo, è illegittimo. Eppure Governo, Comuni, enti gestori hanno fatto orecchie da mercante, e non hanno alcuna intenzione di restituire da soli l'Iva non dovuta. Tranne in un caso, di certo, quello della società Alisea che gestisce la raccolta dei rifiuti e differenziata nei comuni di Caorle e Rimini, che ha subito scritto ai propri utenti precisando che l'Iva non sarà più conteggiata e che la società sta anche cercando di studiare le modalità di restituzione degli importi già riscossi negli anni precedenti. Un stima prudenziale, proposta ieri mattina in via Muredei, dell'importo che i cittadini potrebbero andare a recuperare se vincessero la causa, è intorno ai sette milioni di euro.

Federconsumatori invita quindi chi fosse interessato a fare causa al proprio gestore, di recarsi presso gli uffici di via Muredei, portando con sé tutte le bollette degli anni di riferimento, per poter compilare il modulo necessario ad inviare la lettera di messa in mora alla società di raccolta dei rifiuti del proprio Comune. Di recente si era ventilato da fonti varie che la situazione in Trentino sarebbe giuridicamente diversa. «Non è così, a nostro parere, di certo per i comuni a cui facevamo riferimento prima» insistono però i referenti di Federconsumatori. Per informazioni Federconsumatori, via Muredei, 8, Trento – Tel 0461 303992 – fax 0461 935176.

Insomma il braccio di ferro che sembrava inutile dopo i pronunciamenti della corte Costituzionale e della corte di Cassazione, ma che così non è tanto che si è arrivato alla causa pilota davanti al giudice di pace. Sarà dunque questa istituzione che dovrà prendere una nuova decisione in materia di Iva dovuta o non dovuta.

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