Itea, tornano a disposizione 500 alloggi

Dalla Provincia 2,1 milioni per la riqualificazione energetica di 50 edifici di proprietà dell’istituto. La sfida per i condomini


di Chiara Bert


TRENTO. La scossa l’aveva data un mese fa, dalle pagine di questo giornale, l’assessore Carlo Daldoss: «Itea cambi marcia», aveva detto, indicando tra gli obiettivi da raggiungere per il 2016 i 600 alloggi rimessi a disposizione dopo un intervento di ristrutturazione. Ieri il presidente di Itea Salvatore Ghirardini ha annunciato che saranno circa 500, in sostanziale pareggio rispetto a quelli che rientrano nella disponibilità dell’istituto. Accelerare il processo di recupero degli appartamenti di risulta è uno dei traguardi che il nuovo consiglio di amministrazione si è dato con la riorganizzazione approvata lo scorso 19 febbraio e presentata ieri durante la conferenza stampa post-giunta.

Itea gestisce un patrimonio di 9.600 alloggi ma fa i conti anche con 1.200 alloggi vuoti (sfitti, non occupati, senza contratti), un numero altissimo se si pensa che ci sono circa 4 mila famiglie nelle liste d’attesa per una casa pubblica. Troppi anche secondo l’assessore Daldoss, che ha chiesto più velocità negli interventi di ristrutturazione, che - ha detto - possono essere più essenziali e meno costosi, anche se molto è già stato fatto passando da una spesa media di 27 mila ad una di 7 mila euro.

Nuovo portale. La riorganizzazione di Itea, che come ormai si usa fare è stata battezzata «Itea 2.0», passerà - hanno spiegato Daldoss e Ghirardini - anche da «una comunicazione più chiara e trasparente con i cittadini». Sarà creato un portale dell’utente, che andrà ad aggiungersi al numero verde già attivo, un’area con accesso riservato che consentirà di conoscere e gestire le proprie pratiche (contratti, bollette, spese condominiali, corrispondenza, ordini di lavoro per interventi di manutenzione): l’accesso avverrà con la carta dei servizi, dal sito di Itea e anche dal sito dei servizi al cittadino della Provincia. Un portale che servirà anche per le imprese che lavorano alle ristrutturazioni degli alloggi, in modo da ridurre la burocrazia.

Riqualificazione energetica. Un altro fronte di intervento annunciato dal presidente di Itea è quello che riguarda la riqualificazione energetica degli edifici di Itea che consentirà di conservare il valore del patrimonio della società e di risparmiare sulle bollette del riscaldamento (in 10 anni la società potrebbe recuperare 2 milioni). La giunta provinciale ha staccato una prima tranche di 2,1 milioni di euro per partire con il recupero di 50 immobili (interamente di proprietà Itea), pari a 500 alloggi. La stima, considerando le detrazioni Irpef al 65% sui lavori di riqualificazione energetica, è di movimentare complessivamente lavori per 7,2 milioni. Ma se fin qui sono stati utilizzati solo soldi pubblici, la sfida da qui in avanti saranno delle partnership pubblico-privato, su condomini misti in cui Itea possiede una quota di alloggi mentre gli altri sono di proprietà privata. Per questo sarà creata un’unità organizzativa specifica con il compito di varare appositi progetti speciali e di reperire risorse da destinare al recupero energetico.

Piano decennale ancora fermo. «Faremo qualche sperimentazione su edifici misti e lì entrerà in gioco il privato», si è limitato a dire ieri il presidente della Provincia Ugo Rossi. Nessuna novità invece per quanto riguarda il nuovo piano decennale dell’edilizia pubblica, atteso da tempo e sul quale la giunta sta ancora lavorando. I sindacati da tempo chiedono un impegno più forte per realizzare nuovi alloggi popolari.

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