Investe con l’auto due carabinieri, arrestato per tentato omicidio

Episodio da far west ieri in via Barbacovi, proprio davanti alla caserma. In manette anche una donna. Entrambi sono trentini



TRENTO. Fasi concitate ieri sera a Trento proprio davanti alla caserma dei carabinieri di via Barbacovi dove una Golf con a bordo due trentini sospettati di spaccio ha investito due carabinieri nel tentativo di fuggire ad un controllo. Tutto ha inizio intorno alle 19.15 quando quattro Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile (in abiti civili) che transitavano lungo via Piave per recarsi al Comando Provinciale per il disbrigo di alcune attività burocratiche, notano all’altezza del parco comunale S. Chiara due soggetti che si stanno intrattenendo con fare sospetto. Uno di essi, che pare un extracomunitario, cede all’altro un piccolo involucro; l’altro lo infila in tasca velocemente ed apre la portiera di un’auto: una Golf di colore grigio chiaro della quale i carabinieri riescono a rilevare solo parzialmente il numero di targa. Sospettando che si tratti di una cessione di stupefacente i quattro militari decidono di intervenire e - scesi dal mezzo di servizio - si qualificano a gran voce esibendo le placche di identificazione. Il giovane della Golf però accende l’auto, innesta la retro e punta il brigadiere che viene colpito dallo specchietto retrovisore e cade a terra mentre l’auto, proseguendo nella manovra, gli passa sopra la caviglia del piede sinistro. I Carabinieri continuano a intimargli l’alt ma il conducente - a fianco del quale siede una donna - sempre in retromarcia, devia sulla destra con l’obiettivo di sbarazzarsi dell’appuntato che accorreva sul lato destro. Il carabiniere non viene colpito dall’auto, ma è comunque aggredito a pugni e graffi dalla donna che siede a fianco al conducente.

L’auto riesce a fuggire, ma non ci vuole molto a risalire al proprietario ed alla sua compagna che nel frattempo hanno trovato rifugio a Ravina a casa della sorella di lei e parcheggiato l’auto nel garage sotterraneo. Ma non è finita: alle ore 23.15, una volta aperta la porta ai militari, i quali riconoscono inequivocabilmente i due come i responsabili di quanto avvenuto poche ora prima, parte una nuova colluttazione tra i due ed i carabinieri, colluttazione nel corso della quale un maresciallo viene ripetutamente graffiato al volto dalle unghie della donna. Scattano le manette per M.C. 30enne di Trento e la sua ragazza S.S. 26enne di Ravina entrambi già noti alle Forze dell’Ordine con precedenti per stupefacenti.

L’uomo dovrà rispondere di Tentato Omicidio, Resistenza a Pubblico Ufficiale e Lesione Personale nei confronti del Brigadiere e dell’Appuntato mentre la ragazza di Resistenza a P.U. e Lesione personale nei confronti dell’Appuntato e del Maresciallo. Il reato di resistenza è duplice per via dei due episodi di Trento e Ravina.













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