Intrecciante, un calcio al razzismo
Tifo da curva per la partita tra la squadra etnica e la Stefano Orazi
TRENTO. Non sempre vincere è il vero obiettivo, ed è quello che anche ieri sera ha dimostrato la squadra dell’Intrecciante, capitanata da Lorenzo Cortelletti. Sul campo, 3-2 per la Stefano Orazi. Sugli spalti, una festa e una partecipazione di pubblico che non ha eguali in Trentino. Un centinaio di persone, di ogni età e provenienza, hanno colorato gli spalti del campo di Mattarello con striscioni e cori degni di una vera “curva”, per sostenere i ragazzi che in campo hanno dato il meglio, nonostante l’infortunio del portiere che ha condizionato negativamente la partita. Ma quel che conta è portare in giro per i campi da calcio trentini un messaggio: non importa da quale paese del mondo un ragazzo provenga, importano i sogni che si vogliono realizzare e la voglia di condividerli con gli altri. Il progetto della discesa in campo della squadra Intrecciante, «Goal! Fare rete contro il razzismo» è sostenuto da Fondazione Caritro e coordinato da Uisp -Comitato per il trentino, in collaborazione con Atas Onlus e Kaleidoscopio. Tanti studenti universitari partecipano al progetto. Prossimo appuntamento sabato alle 20.30 al campo di Melta di Gardolo, contro gli amici del Roncafort: una nuova festa, una nuova occasione per intrecciare storie, passioni e destini.