Incentivi all’edilizia, avanzano 5,3 milioni

A Trento finanziate 126 domande per 3,3 milioni. Il vicesindaco: «Dirottiamo i soldi sull’agevolata»



TRENTO. Degli 8,7 milioni messi a disposizione dalla Provincia, il Comune di Trento ha distribuito 3.360.000 euro: si tratta dei contributi elargiti per interventi di miglioramento energetico degli edifici e per le ristrutturazioni della prima casa, su un budget che a livello provinciale era di 45 milioni di euro. Complessivamente le domande finanziate sono state 126: 70 con il primo bando (scaduto a metà aprile), di cui 20 giovani coppie (760 mila euro) e 50 sulla generalità (1,1 milioni), e 56 con la seconda tranche (di cui 550 mila euro per 14 domande di giovani coppie e 900 mila euro per 42 domande su interventi generali).

Conti alla mano, osserva il vicesindaco Paolo Biasioli, il «tesoretto» non utilizzato che avanza è di 5.365.000 euro. Che farne? La Provincia non ha ancora deciso. «Si era detto di rivedersi a un tavolo con le varie Comunità di valle - osserva Biasioli - per valutare l’opportunità di un nuovo bando oppure se destinare le risorse avanzate alle domande di edilizia agevolata». La seconda strada è stata già bocciata dalla Cgil, secondo cui meglio sarebbe investire sul canone moderato piuttosto che dirottare altri soldi sull’acquisto di abitazioni che finiscono per drogare il mercato e alzare i prezzi. Ma per Biasioli si tratta di un’ipotesi percorribile: «Passare dal troppo al nulla, nelle domande di finanziamento per l’acquisto di una casa, non va bene in questa fase in cui è difficile ottenere un mutuo dalle banche. È poi evidente che chi fa richiesta deve comunque avere una solida base di partenza, altrimenti l’acquisto non è sostenibile». (ch.be.)













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