Incendio doloso a Fuciade, distrutta una baita
Il proprietario è una guardia forestale di Soraga. Solidarietà dai colleghi: «Siamo sempre nel mirino»
PELLEGRINO. Erano le 4 e 30 del mattino di ieri quando le fiamme hanno avvolto con rapidità una piccola baita in località Fuciade, a una ottantina di metri dall'omonimo rifugio. A dare l'allarme un turista tedesco, cliente del rifugio, per caso in piedi a quell'ora, che ha svegliato Sergio Rossi e i suoi famigliari: «Le fiamme si sono sviluppate in fretta sotto l'azione del vento – afferma Rossi, proprietario del rifugio – e in gran fretta abbiamo cercato di far fronte alle fiamme con le nostre manichette mentre partiva l'allarme al 115».
La zona è sprovvista di servizi antincendio, solo il rifugio è attrezzato per far fronte a un evento simile ma con un sistema che non permette di raggiungere grandi distanze. Il fuoco intanto lambiva già la copertura di legno su cui si sono concentrati gli sforzi degli improvvisati pompieri. I vigili del fuoco volontari di Soraga e Moena sono stati tirati giù dal letto dalla centrale operativa del 115 che in un primo momento temeva che le fiamme avessero coinvolto il rifugio Fuciade. Per questo anche la stazione dei vigili volontari di Vigo di Fassa è stata allertata. La corsa dei mezzi di soccorso è stata lunga visto che il luogo dista quasi 15 chilometri dal fondovalle. La quarantina di uomini hanno imboccato a tutta velocità al strada che porta in Valfredda e poi hanno raggiunto il complesso di baite sparso intorno alla chiesetta alpestre. Con mosse rapide e tecnica collaudata hanno avuto presto ragione delle fiamme spente con acqua e schiumogeni. Sono intervenuti anche i Carabinieri di Canazei per i rilievi di legge.
Dalle prime valutazioni l'incendio appare doloso: le fiamme sono partite all'esterno della baita che in quel momento era disabitata. La costruzione appartiene alla guardia forestale Renzo Pellegrin del Consorzio di sorveglianza Moena – Soraga. Era stata recentemente ristrutturata e nella scorsa primavera il proprietario aveva eseguito le ultime rifiniture. Solidarietà è stata espressa da molte persone per il fatto increscioso che ha colpito un uomo che ha un ruolo pubblico. «In attesa delle verifiche del caso – afferma il collega Luigi Casanova – esprimo la vicinanza di tutto il personale forestale. Il nostro mestiere, come quello di tutti coloro che indossano una divisa, è difficile nei piccoli paesi. Siamo sempre nel mirino per eventuali disservizi o per sanzioni che dobbiamo applicare nel rispetto della legge».
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