Incendio al nido di Levico, bimbi evacuati e aule inagibili
Tredici bambini evacuati dalle aule e asilo nido reso inagibile dal fumo che ha invaso tutti i locali
LEVICO TERME. La scintilla è partita da una piastra elettrica nel cucinotto del reparto piccoli, utilizzato per scaldare il latte e il cibo ai baby ospiti. Erano le 13.40 e in un attimo è stato incendio vero. Ad accorgersene per prima, l’educatrice Annunziata Trentin: sua è stata la prontezza di dare l’allarme e chiamare i vigili del fuoco, che sono arrivati a sirene spiegate e senza grandi problemi hanno domato le fiamme.
Un grazie va anche al cuoco appena assunto, Alessandro Cirillo, che ha avuto la presenza di spirito per staccare la corrente elettrica, imbracciare l’estintore e sparare per primo sul rogo appena avviato.
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Per gli ignari bimbi, c’è stata un’uscita al freddo fuori programma: avvolti amorevolmente in coperte, sono stati portati all’esterno, tutti senza la minima complicanza, come i genitori - accorsi come fionde sul posto - hanno potuto subito constatare. Con un bel sospirone di sollievo.
«Mi sono presa un gran spavento - racconta molto cortesemente l’educatrice Trentin - ma per fortuna tutto si è risolto bene. Ero nella cameretta con i bambini e mi sono accorta del bruciato, proveniente dalla piccola cucina collegata alla stanza. Mi sono subito data da fare. Non riusciamo a capire perchè sia partito l’incendio, visto che la piastra elettrica era spenta. Lo stabiliranno i vigili del fuoco che stanno facendo tutti i rilievi. Intanto l’asilo è invaso dal fumo e dalla polvere uscita dagli estintori».
Sono questi il danno e il disagio maggiori, che giustificano l’ordinanza subito firmata dal sindaco Massimo Passamani: stabilisce la chiusura per tre giorni della struttura comunale di via Stazione, in attesa che tutto sia stato ripristinato e verificato a dovere.
Sul posto c’era ovviamente anche la coordinatrice Donatella Ciola, che ha seguito tutto l’intervento dei pompieri nella struttura comunale e ha tranquillizzato i genitori dei bambini evacuati. Il rogo è accaduto in un orario che riguarda solo chi frequenta il tempo pieno: c’erano dunque non più di tredici piccoli, gli altri erano tutti a casa.
O malati, perchè l’influenza comincia a falcidiare le scuole di tutti i gradi, o già riconsegnati poco prima alle braccia delle mamme, all’ora di pranzo.
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