In Trentino Alto Adige un anno di grande musica live
I concerti più attesi: i Pooh a Trento, a Bolzano Dalla & De Gregori e la Nannini
TRENTO. I fuochi d'artificio dell'anno appena appena archiviato difficilmente saranno ripetibili. Vasco e Ligabue non sono certo in tour ogni anno e le magiche serate di Bolzano resteranno per molto e per molti degli elettrizzanti ricordi: l'emozione affollata di chi aveva preso d'assalto il Palaonda. Ma anche senza due mostri sacri la stagione di spettacolo, (musica e musical) del 2011 non va disprezzata. La coppia Dalla /De Gregori e la Nannini non produranno un delirio da attesa, ma certamente hanno le carte in regola per richiamare e mobilitare.
Quel che già c’è intriga. Quel che ancora non è nell’agenda annuale - ma che di sicuro verrà inserito man mano che si firmeranno i contratti - potrebbe attirare ancora di più. Il calendario degli eventi da palcoscenico - i concerti prima di tutto - è materia in itinere. Un work in progress, all’inglese.
Per i grossi nomi, i mega tour caricati su carovane di Tir - ci si deve prendere per tempo. Da un anno all’altro, e anche di più.
Ma il mercato musicale ha diversi gradi, diverse portate economiche, diverse opzioni. E’ un mercato ad offerta variabile, legato a filo triplo alla programmazione delle uscite discografiche.
Ecco perchè un 2011 che in Trentino e, di più, in Alto Adige ha già in preventivo, (e in prevedita) diverse chicche, metterà quasi di sicuro sul piatto altre proposte oggi solo ipotetiche.
Ma quel che già c’è sembra avere buone potenzialità di mobilitare pubblici spesso agli antipodi per interessi, culture, scoppiamenti, amori e curiosità musicali. Il pubblico dei Pooh, ad esempio, e quello della ritrovata coppia Dalla - De Gregori. Il pubblico della Nannini e quello di Grignani. Oppure, traslocando nel territorio sempre più affollato del musical, gli inguaribili degli Abba e i nostalgici di Hair.
Di tutto un po’, dunque, nel 2011 dei palcoscenici distanti solo una cinquantina di chilometri - la distanza tra Trento e Bolzano. Ma mai tanto lontani. Prima di sintetizzare i principali appuntamenti è d’obbligo considerare l’impoverimento di Trento rispetto a Bolzano. Nel capoluogo altoatesino il Palaonda e il palazzetto di Via Resia offrono alternative numeriche a chi organizza. A Trento potrebbe saltare - ma si spera ovviamente di no - l’utilizzo del Palatrento per i concerti: è ancora insanato il pasticcio sul contratto d’affitto. Restano solo auditorium e Sociale: spazi nei quali il numero limitato di posti fa escludere a priori concerti oltre i mille paganti. E cresce, però, Levico, dove si lavora alla stagione con Renga nel mirino.
Detto questo, eccoci all’agenda. Restando in gennaio, non si può non spezzare una lancia a favore di Nicolò Fabi, che Piero Fiabane porterà alla festa nazionale del Pd sulla neve a Folgaria. Fabi - un signor qualità di tanta sostanza e assenza di fronzoli - ha ritrovato la forza del palco dopo la perdita di una figlia. Non va seguito per pietismo: dimostra quanto la musica, la buona musica, possa aiutare ad uscire da un tunnel di dolore inimmaginabile.
A febbraio, l’11, saranno applausi a scroscio, non senza qualche lacrimuccia di nostalgia, a Bolzano al palasport di via Resia. Approda su quel palco - in un evento che inizialmente era stato pensato per il palasport di Trento - il duo Dalla - De Gregori. Mostri sacri (anche se Dalla, per la verità, non è che le abbia azzeccate tutte nella sua più recente produzione), presi da singoli. Carisma quadruplicato - raddoppiato è dir poco - nel momento in cui i due cantautori si scambiano le canzoni: riaccenderanno emozioni che nessuna campionatura potrà mai far dimenticare. Dalla e De Gregori arrivano a Bolzano grazie alla Showtime di Roland Barbacovi. E sulla valente agenzia meranese va aperta una parentesi. Incassato a colpi di meriti organizzativi il monopolio altoatesino, la Showtime fa la parte del leone anche in Trentino. E infatti Dalla e De Gregori a Trento sarebbero dovuti venire, se non ci fossero stati i problemi relativi all’appalto del palasport per i concerti.
All’auditorium si alzerà anche il sole dei Pooh, il 21 febbraio. «Dove comincia il sole» si chiama, appunto, il loro concerto e mai titolo fu meno azzeccato. E’ la sintesi di una rinascita per il gruppo nazional popolare più longevo, (e di sicuro onesto), che sembrava destinato al tormento dell’oblio dopo l’abbandono di Stefano D’Orazio. Invece no. Con vibranti inziezioni di batteria straniera, i Pooh sono ancora qui, (anzi lì, sui palchi), con le loro canzoni - gerovital, (per loro prima di tutto), che non saranno capolavori ma che sono tutt’altro che canzonette usa e getta.
Sempre in febbraio e sempre in auditorium, il 28, tocca a Gianluca Grignani, un ex maledetto che gli anni di palco hanno migliorato senza tuttavia più proiettarlo in cinma alle classifiche come quando aveva il capello lungo più amato dalle teen ager, (di ogni età). Si tratta di un concerto che era «saltato» per scarsa prenotazione. Si spera in un’inversione di gradimento che Grignani non demeriterebbe.
Se i concerti chiamano, il musical chiama ancora di più. Lo sa bene la Showtime che in marzo, a Bolzano e a Merano, offre palasport e Kursaal all’Abbamania, un virus che non è stato debellato dal corso degli anni e dall’abbandono dei lustrini. Cinema e radio, al contrario, hanno decretato per quegli svedesi ammazzaclassifiche un ritorno plenetario di successo ed è per questo che «Mamma mia» e tutti gli altri hit continuano a spopolare. Il bello è che l’Abbamania appare come una malattia transgenerazionale, da zero a novant’anni. Non ci si scappa, tocca canticchiare.
Si salta a maggio, poi, e si resta a Bolzano, (al nuovo teatro comunale), per un must della musica e della cultura hippye, per Hair, che è l’ennesima proposta Showtime per dimostrare che le note pre - beat hanno ancora molto da suggestionare se sposate al ballo e ad un’ambientazione che ha fatto e farà ancora storia.
In maggio, ancora, sarà poi il Palaonda ad infiammarsi per il rock ormai genitoriale di Gianna Nannini, (che oggi dalle 10 alle 12 presenta il suo disco a Dee Jay Tv). Mamma sì, (con tutto il bagaglio di polemiche per l’età), ma sul palco eterna ragazzina che fa della vitalità una forza d’urto. Roba forte per la neo mamma rock.
Ad ottobre, infine, The Chippendale al palasport di Bolzano. Musica tosta e ragazzoni desnudi: delirio ormonale per le donne? «Ma anche» no.
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