In centro storico spunta una colonia di roditori

Arco, il consigliere Del Fabbro ha denunciato il problema: «Topi dalle case» Betta promette interventi: «La fitta vuota potrebbe diventare habitat ideale»



ARCO. Sono balzati fuori all'improvviso, tra lo stupore della gente, soprattutto dei tanti turisti che in quel momento stavano passeggiando gustandosi un gelato o ammirando le vetrine dei negozi. A scatenare la reazione, tra lo stupito e lo schifato, di arcensi e vacanzieri sono stati dei grossi topi – per alcuni delle vere e proprie pantegane – beccati ad andarsene a zonzo per il centro storico di Arco seminando il panico in via Segantini e dintorni. Un blitz durato una manciata di secondi in tutto, giusto il tempo per i ratti di attraversare la strada e sgusciare via, dentro un anfratto.

Il fattaccio è avvenuto qualche settimana fa, in piena stagione turistica, ma se ne è avuta notizia solamente l'altra sera, durante la seduta del consiglio comunale di Arco. A farsene portavoce è stato il consigliere del centrodestra Claudio Del Fabbro che risiede in centro storico e che è stato investito del problema da alcuni suoi vicini di casa. «Mi hanno persino fatto avere il video dell'apparizione di questi ratti nelle strade del centro – ha spiegato il consigliere durante il botta e risposta con la giunta in avvio di serata – perché qualcuno, sbigottito, ha preso il cellulare e si è messo a filmare quanto stava accadendo». Del Fabbro ne fa una questione non solo di immagine ma anche igienico-sanitaria. «Di certo non è una bella cartolina che offriamo ai turisti – ha commentato a seduta conclusa – ma ciò che preoccupa è la situazione igienica. I ratti probabilmente trovano l'habitat ideale all'interno di vecchi edifici in disuso come ce ne sono diversi in centro storico. Non li hanno visti uscire fuori dai tombini ma dai muri delle case e non era la prima volta che accadeva. Se all'amministrazione può essere utile sono disponibile ad indicare il punto preciso in maniera da procedere con un intervento di disinfestazione come avviene nelle città in cui si presenta il problema. Adesso che è in arrivo l'inverno il fenomeno dovrebbe risolversi naturalmente perché ci penserà il freddo ma se non si interviene rischiamo di ritrovarci di punto a capo la prossima estate».

Il vicesindaco Betta ha preso nota della segnalazione ed ha aggiunto al dibattito un'ulteriore preoccupazione: «In prospettiva avremo da affrontare un altro problema, di non poco conto, quando nel canale della fitta, che scorre sotto la pavimentazione del centro storico, verrà tolta l'acqua che oggi serve per l'irrigazione dei campi e che presto sarà portata in pressione nelle nuove tubature». Il pericolo è che il canale in disuso si trasformi in una lunga ed accogliente tana per ratti di ogni genere e dimensione. (gl.m.)













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