In 1500 per la Marcia della Legalità
Studenti protagonisti questa mattina a Rovereto: i ragazzi hanno sfilato fino alla Campana dei Caduti
ROVERETO. Erano oltre millecinquento gli studenti che hanno preso parte stamattina alla "Marcia della Legalità", patrocinata dalla Comunità della Vallagarina e dal Comune di Rovereto. Dopo il ritrovo ai giardini Italia, in centro città, il lungo corteo degli studenti (provenienti dalle scuole medie di Ala e degli istituti superiori roveretani) ha sfilato fino alla Campana dei caduti. Sul Colle di Miravalle, il reggente della Campana, il professor Alberto Robol, ha ricordato il "valore universale della Campana, il suo messaggio di pace, con le sue novanta bandiere da tutto il mondo, questa piccola grande Onu è ormai il luogo privilegiato di questa idea di pacificazione universale, del sogno della riconciliazione, della convivenza in questo Trentino plurietnico, pluriculturale, plurireligioso. Questo è il luogo ideale dove la pace possa diventare qualcosa di più di un sogno, possa essere l'elemento che unifica tutti gli spiriti".
Applaudito anche l'intervento del presidente dell'Associazione nazionale dei magistrati del Trentino Alto Adige, Pasquale Profiti. Il quale ha ricordato la strage di Capaci,quel 23 maggio 1992, nel quale persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, e la morte di Paolo Borsellino.Il presidente Profiti ha definito Falcone e Borsellino "due eroi", ha poi ricordato i tanti magistrati e gli appartenenti alle forze dell'ordine che si sono spostati al Sud per combattere la Mafia, le nuove metodologie e la lungimiranza delle indagini portate avanti dal collega Falcone. Al termine del suo intervento, gli studenti hanno letto i nomi di tutte le vittime delle Mafie. A chiudere la marcia della legalità, i rintocchi di "Maria dolens".