In 10 mesi ci siamo giocati un miliardo
Azzardo, dati choc: il 26% degli studenti trentini a rischio di dipendenza patologica
TRENTO. Il gioco d'azzardo è un fenomeno in continua escalation anche in Trentino. «Dal 2007 ad oggi siamo passati da 4 a 37 casi di persone a cui è stata diagnosticata la dipendenza patologica da gioco d'azzardo», ha spiegato ieri in conferenza stampa l'assessore Ugo Rossi. Il dato più allarmante diffuso dall'Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs riguarda i giovani: il 26% degli studenti trentini, infatti, risulta essere un giocatore a rischio di dipendenza patologica. Di questa percentuale, il 18% corre un rischio minimo mentre l'8% un rischio moderato. Più in generale, negli ultimi 12 mesi, tra gli studenti trentini il 64% dei ragazzi e il 50% delle ragazze ha praticato giochi in cui si puntano soldi. Le tipologie di gioco ad attrarre maggiormente i giovani sono Gratta e vinci e Lotto istantaneo, seguiti da Lotto e Superenalotto. Molto praticati dai ragazzi (e decisamente meno dalle ragazze) il poker toscano e le scommesse sportive. I luoghi preferiti per il gioco d'azzardo sono bar, tabacchini e pub, ma tra i giovanissimi c'è anche l'abitudine di giocare in casa su internet e nelle sale giochi, da soli o in compagnia. Vediamo ora com'è la situazione in Trentino Alto Adige più in generale. Si stima che l'anno scorso il 42% della popolazione tra i 15 e il 64 anni abbia giocato puntando soldi: l'11% degli uomini e il 6% delle donne, inoltre, ammette di avere l'impulso di giocare somme di denaro sempre più consistenti. Il gioco è più diffuso tra gli uomini (52%) che tra le donne (33%) e c'è anche chi cerca di tenere nascosta l'entità del proprio coinvolgimento nel gioco d'azzardo (11% degli uomini, 4% delle donne). Secondo i dati ufficiali dell'Amministrazione autonoma monopolio di Stato nel 2011, in tutto il Trentino Alto Adige la spesa per le giocate è passata da 98 milioni di euro a gennaio a 119 milioni di euro ad ottobre (+ 21%), segnando un forte incremento anche rispetto all'anno scorso. Sembra paradossale, ma il fenomeno del gioco d'azzardo non conosce crisi. «Le probabilità di vincita sono bassissime - ha spiegato però il dottor Pirous Fateh Moghadam dell'Osservatorio per la salute dell'Azienda sanitaria di Trento - è 4 volte più probabile essere colpiti da un fulmine nel corso della propria vita che fare 4 al Superenalotto». In ogni caso, in 10 mesi sono stati giocati complessivamente 1 miliardo e 77 milioni di euro. Cifre da capogiro quasi difficili da immaginare, se non fosse che un paio di paragoni rendono bene (e drammaticamente) l'idea: la spesa pubblica per finanziare il sistema sanitario trentino è di oltre 1 miliardo all'anno e i tagli a regioni e province a statuto speciale previste dalla recente legge finanziaria ammontano a 1 miliardo e 35 milioni di euro.
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