Il Tribunale e la Tonca. Cenni storici
Le prove per i malcapitati destinati alla "Tonca", ossia ad essere immersi nelle acque dell'Adige come un tempo si faceva con i bestemmiatori, vengono raccolte nel dibattimento davanti al "Gran Tribunale de Penitenza", che si terrà venerdì 22 sabato 19 alle 21.30 in piazza Fiera; il verdetto verrà invece eseguito domenica 24 allle ore 23 al Ponte di San Lorenzo.
Davanti al Giudice supremo, Lucio Gardin, sfileranno i personaggi che si sono distinti nel corso dell'anno per i loro "misfatti". L'accusa e la difesa si misureranno in scontri verbali con battute salaci che sicuramente, com'è avvenuto nelle edizioni precedenti, strapperanno sane e lunghe risate al pubblico che affollerà la piazza. Spetterà proprio a Lucio Gardin, giornalista e cabarettista di fama internazionale, creare un'atmosfera di suspance. Per la popolazione trentina è questo un momento molto atteso, perché verranno messi alla berlina personaggi noti, rimasti segreti sino alla loro comparsa in aula.
Conclusa la fase dibattimentale, il Giudice supremo avrà tempo tutta la notte e il giorno seguente per decidere chi portare alla "Tonca", la pena prevista per chi è incorso nei rigori della giustizia popolare. Il condannato, costretto in una gabbia, verrà scortato dai giannizzeri su un carro dal palazzo del Podestà (via Belenzani) sino al ponte; il corteo storico, con personaggi in costume d'epoca, farà da degna cornice al viaggio verso il luogo fissato per l'esecuzione della pena. Sulla riva dell'Adige, in prossimità del ponte San Lorenzo, verrà eretta una torre che richiama la Torre Verde, alla cui base un tempo scorreva il fiume. Dall'alto di questa il Giudice supremo leggerà la sentenza e quindi il condannato, chiuso nella gabbia, sarà "toncato", ossia calato con un verricello nelle fredde acque dell'Adige. Secondo la gravità del reato di cui si è macchiato, il malcapitato, interpretato da un volontario, verrà "toncato" più volte. E' questa la conclusione finale del processo e il nome del condannato sarà svelato solo alla lettura della sentenza.
Lo scorso anno Lucio Gardin aveva punito tre personaggi politici, mentre altri si è limitato a mettersi alla berlina, come il sottosegretario Massimo Tononi, un incarico meritato "perché l'è dal '93 che el ghe sta drio a Prodi...Ance quando el va en bici", oppure all'assessore comunale Andrea Rudari che per tenere pulita la città avrebbe addirittura insegnato "ai pizzoni a volar a dorso per non sporcar i monumenti..."
Nelle acque dell'Adige invece sono finiti l'on. Giacomo Bezzi, non nuovo a questa esperienza, l'assessore provinciale ed ora presidente dell'A22 Silvano Grisenti e, non poteva mancare, il presidente della Provincia Lorenzo Dellai.