Il Primiero piange la scomparsa di mamma Chiara 

Si è spenta, dopo aver lottato con coraggio, la 43enne Zanetel che lascia il marito Dino Bond e i due figli piccoli. Domani l’addio


di Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. Mamma Chiara non c’è più. Ha finito di soffrire sabato sera all’hospice “Le Vette” dell’ospedale di Feltre, portata via da uno di quei mali subdoli che non hanno pietà neanche di una mamma e che l’ha tolta ai suoi due figli proprio nel momento in cui hanno più bisogno di una guida materna; al papà Dino ora resta il compito di supplire anche l’affetto materno e guidare il cammino dei due figli di 15 e 12 anni come, con infinita sofferenza, gli ha chiesto in questi ultimi giorni la moglie Chiara.

«Ama la vita perché è l’unico regalo che non riceverai due volte». Questo quanto è scritto nella prima pagina del profilo Facebook di Chiara Zanetel, 43 anni, di Primiero, sposata con Dino Bond di Mezzano. Basta questo per capire con quale animo Chiara ha affrontato da madre, da leonessa, da grande donna, gli ultimi giorni di vita. Sempre con il sorriso, sempre con una calma e una rassegnazione esemplare, da lasciare stupiti chiunque.

Dal giorno del suo trasferimento all’hospice, dove era ricoverata da un mese e dove i medici, i suoi familiari e soprattutto lei, avevano capito della ineluttabilità del suo destino, a 43 anni, nel pieno della vita, ha affrontato quanto le restava da vivere con una forza d’animo incredibile. Ha preso il coraggio a due mani e ha chiesto dei suoi due figli per spiegare loro, insieme a Dino, cosa le stava succedendo, cosa sarebbe loro spettato da lì a poco… uno strazio. E lei sempre con il sorriso, a fare coraggio, a fare raccomandazioni, a dare consigli, a dare sicurezze. Una grande donna. Una grande madre. Una grande moglie.

Ai suoi ha poi chiesto di scegliere la foto e le parole da mettere nell’epigrafe; la canzone con la quale ha voluto essere ricordata. E tanto altro di quello che lei non avrebbe più potuto fare. Questo quanto c’è nella sua epigrafe: «E come un girasole giro intorno a te, che sei il mio sole anche di notte; e metti le tue mani grandi su di me, mi tieni stretta così forte...». Ora il pensiero di tutti è per i figli che sapranno fare tesoro delle raccomandazioni della mamma e per Dino che, fortificato da questa tragedia, saprà affrontare con la stessa forza d’animo della sua amata moglie, la vita che per lui e i suoi figli in ogni caso deve continuare, sicuro di avere la concreta solidarietà dei suoi familiari e della comunità che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno in altri casi di reale difficoltà.

La cerimonia funebre avrà luogo domani, alle ore 14.30 nella chiesa e di Mezzano.













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