Il presidente: «Io leader con la stessa squadra» E spunta la lista Rossi
Via libera del Patt ad assemblea programmatica per le alleanze Ma il governatore prepara un piano B: per domare Upt e Pd
TRENTO. «Un’assemblea programmatica per decidere linea ed alleanze per le provinciali». L’ha annunciata ieri sera Ugo Rossi di fronte ai 95 membri del consiglio del Patt: «Il partito è vivo e la nostra proposta è la migliore, quella che garantisce continuità al Trentino e mette al riparo da salti nel buio. Un progetto politico, modificabile ed allargabile, ma che parta da una condizione di base: quella che il riferimento istituzionale sia il presidente Ugo Rossi». Se stesso, insomma.
UNO AL COMANDO.
Il governatore ha ribadito una volta di più di tenere in cima alla propria agenda la riproposizione del centrosinistra autonomista (con lui al comando) ma trova conferme, ormai è più di un gossip, anche l’esistenza di un “piano B”: quella che vedrebbe in cantiere una “lista del presidente” se le cose con Pd ed Upt non dovessero andare per il verso giusto (o per costringerli ad andare in quella direzione). Ossia se i due partiti dovessero individuare un altro candidato da contrapporre al centrodestra.
Rossi intanto ieri ha chiesto all’affollata riunione di avere (ottenendolo) il via libera per l’assemblea programmatica: «La prima scelta deve essere quella della continuità. Il tutto nella consapevolezza che non è affatto detto che l'alternanza giovi. I sistemi che crescono di più sono quelli che garantiscono continuità e stabilità, basti pensare al vicino Alto Adige. Con una squadra unita che sa dove andare, la partita è aperta, affrontabile e da vincere» ha detto convinto.
GUIDA AUTONOMISTA.
Avanti tutta ma con novità: «Un’alleanza nell’esclusivo interesse del Trentino che si basi sull’importante e prezioso lavoro svolto in questi anni, ma che sia anche in grado di rinnovarsi e di rispondere efficacemente alle paure e alle preoccupazioni dei cittadini e alle nuove sfide che abbiamo difronte. Il Patt ha l’onere e la responsabilità di indicare in tempi brevi alla comunità politica questo percorso partendo dalle forze con cui ha condiviso la responsabilità di governo e con l’obiettivo di allargare il più possibile l’alleanza a persone nuove e alla società civile». Il governatore ha marcato per bene i confini dell’allargamento possibile: «Il Patt ribadisceil suo carattere alternativo rispetto alle forze politiche rappresentate dalla Lega e dal Movimento 5 stelle».
LA STRIGLIATA.
La riunione di ieri era stata anticipata da un altro summit, lunedì, che aveva visto come protagonisti lo stesso Rossi, il segretario del partito Panizza ed il suo vice Marchiori, i consiglieri provinciali e tre (dei quattro) eletti in Comune, assente il solo Maestranzi. Il governatore in quell’occasione ha sorpreso gli intervenuti per il suo linguaggio (insolitamente) colorito, utilizzato probabilmente per dare una sferzata ai colleghi apparsi amareggiati. Per i presenti la palma del più rattristato è stata assegnata al consigliere Giuliani, seguito da un contrito Panizza. Rossi era partito lancia in resta: «Ma non c’è stato nessun tracollo del Patt. Se continuate a pensarlo, e a dirlo voi, finirà che ci crederanno anche gli elettori. I confronti vanno fatti con consultazioni omogenee, le elezioni politiche vanno confrontate al medesimo appuntamento di 5 anni prima. Il risultato? Lo dovete dire con chiarezza a chi sbandiera presunti crolli: in totale abbiamo perso lo 0,87 per cento rispetto al 2013. In termini assoluti si tratta di 127 voti» ha tuonato il governatore. Una perla? Nell’analisi del voto si è notato che il comune dove il Patt ha subito la scoppola più sonora è stato Cinte Tesino. In effetti il calo in percentuale è da paura, meno 78, 6 per cento rispetto all’analoga consultazione. Ma le cifre assolute riportate nelle riunione dello stato maggiore del partito riportano tutto alla minuscola realtà sotto la lente d’ingrandimento: i voti a Cinte sono passati da 23 a 6. Tant’è.
GIOS E DINTORNI.
Il governatore (chi c’era dice che si è trattato solo di battute per stemperare il clima teso) ha dedicato qualche parola anche a Geremia Gios, il professore di Economia che ha appena presentato un manifesto politico in vista delle provinciali. Un modo per dimostrare che il prof è persona cui guardare con attenzione nei prossimi mesi.