Il Pinzolo-Campiglio Express è realtà
Partiti ieri gli ultimi collaudi, si punta all'apertura il 22 dicembre
MADONNA DI CAMPIGLIO. Ormai ci siamo: dopo anni di attesa, speranze e delusioni, il collegamento sciistico Pinzolo-Campiglio è (quasi) una realtà. Dei tre tratti dei quali si compone il nuovo impianto, il primo sulla direttrice sud-nord, quello tra Puza dei Fò e Plaza, è ultimato e collaudato; i collaudi degli altri due (Plaza-Colarin e Colarin-Patascoss) sono iniziati ieri. Certo non tutto è ultimato: mancano ancora molte finiture, ma ieri i primi fiocchi di neve hanno alimentato l'ottimismo e a meno di sorprese dell'ultimo momento, l'apertura della cabinovia "Pinzolo-Campiglio Express" è fissata per giovedì 22.
Sarà un viaggio lungo 4.700 metri, quello che porterà gli sciatori dal Doss del Sabion (Pinzolo) a Patascoss (Campiglio). Il nuovo impianto - per un paragone i due tronconi del Grosté sono lunghi 5.600 metri - è composto da quattro stazioni; le funi sono sorrette da 41 piloni. Dai 1.660 metri di altezza di Puza dei Fò l'impianto scenderà a Plaza, quota 1.140, per poi risalire fino al Colarin (1.510) e, dopo una svolta a sinistra, raggiungere Patascoss (1.760). La portata oraria, a massimo regime, raggiungerà le 1.800 persone. I tempi di percorrenza dell'intera tratta alla massima velocità sono calcolati in meno di 20 minuti.
Sul fronte del biglietto, i clienti dell'impianto potranno scegliere tra più di un'offerta: per questa prima stagione il costo (teorico) del viaggio è stato fissato in due euro per tratta; in realtà chi - da Campiglio - vorrà accedere alle piste del Doss del Sabion potrà acquistare lo "skirama", che offrirà l'accesso anche a molte altre aree sciistiche come Andalo e Folgarida, oppure optare per un più economico giornaliero "plus", che permetterà di sciare al Doss con un costo pari a quello del giornaliero di Pinzolo, aumentato di 5 euro. Per chi invece è a Pinzolo, la scelta più opportuna sarà quella del già citato skirama.
L'impianto - realizzato da Leitner Spa, aggiudicatrice dell'appalto di Trentino Sviluppo per un importo di quasi 21 milioni di euro - sarà gestito fino al 2031 dalla società funiviaria di Pinzolo; la nuova biglietteria in costruzione al Colarin sarà però in capo a Funivie Campiglio. Il 75 per cento dell'incasso complessivo andrà a Funivie Pinzolo, e il restante 25 per cento al consorzio dei costruttori (Ati). Quali saranno i flussi di sciatori tra le aree della 5 Laghi e del Doss del Sabion, sarà tutto da vedere.
I numeri del recente passato forniscono un indice: Folgarida-Marilleva e Campiglio possono contare su un milione di "primi ingressi" annui; per Pinzolo, questa cifra si aggira attorno ai 200 mila. Nello scorso inverno i "primi ingressi" da Folgarida-Marilleva a Campiglio sono stati 266.439; in verso contrario, da Campiglio a Folgarida, 68.268.
Sempre l'anno scorso i titolari di skipass che da Campiglio sono scesi a Pinzolo sono stati quasi 5.000; 20.000 gli sciatori in direzione opposta. Cifre, queste ultime, ovviamente destinate a essere rivoluzionate dalle nuove infrastrutture. Alcune coraggiose stime misurano in 70.000 i passaggi da Campiglio a Pinzolo, e almeno 30.000 quelli da Pinzolo a Campiglio. E questi numeri ci vorranno tutti, considerando i costi di esercizio del "Pinzolo-Campiglio Express", che si preannunciano importanti. Un collegamento che - come si vede nel pezzo a sinistra - non sarà completamente sciabile, con alcuni tratti percorribili solo a bordo dell'impianto.
La nuova skiarea "allargata", almeno per ora, avrà due nomi: i rendenesi non hanno avuto dubbi a identificare con quello di Madonna di Campiglio un richiamo già noto a livello internazionale; la sponda solandra invece non ha voluto saperne, e ha scelto "Dolomiti di Brenta" (seguito dai nomi Folgaria Marilleva Campiglio e Pinzolo) come brand per il lancio dell'area sciistica.