Il Pd «snobba» il cantiere dellaiano

Fronza Crepaz e Bozzarelli: «Non sia un ritorno al passato». Tonini: «Il Pd è il primo partito ed è un cantiere aperto»


di Chiara Bert


TRENTO. Il cantiere civico democratico di Dellai non sembra impensierire o irritare un Pd trentino troppo occupato a uscire dalla propria crisi interna che si trascina da ormai tre settimane. «Mi auguro che non sia un ritorno indietro, a sigle vecchie come il Ccd, ma che sia davvero la scelta di una forza che dice di voler guardare a sinistra senza tentennamenti». Così la presidente del Pd Lucia Fronza Crepaz, che nel vuoto di leadership dei Democratici ieri ha detto la sua sulla nuova lista con cui l’Upt ha deciso di presentarsi alle comunali di maggio a Trento. La segretaria cittadina del Pd, Elisabetta Bozzarelli, è sulla stessa lunghezza d’onda: «Il Pd - avverte - viene da un percorso lungo nato con l’Ulivo e fa già sintesi di anime diverse. All’Upt diciamo che siamo contenti che abbiano deciso di fare quel passo che non hanno fatto quando invece di aderire al Pd hanno fondato l’Unione. Speriamo che questo progetto non sia un modo per tornare indietro di vent’anni. L’Upt ci ha chiesto di dialogare di più ed è un dialogo che noi teniamo aperto, così come dialoghiamo con altri alleati come i socialisti che saranno in lista con noi».

Il senatore Giorgio Tonini su Twitter si affida a una battuta prendendo spunto dai titoli di ieri del Trentino: «Dellai lancia il cantiere democratico» e «Gilmozzi avverte che il Trentino non regge due autostrade». Fuor di battute, alla richiesta di un commento sul nuovo progetto dell’Upt, Tonini risponde così: «C’è il Pd che è da sempre un cantiere aperto, è il primo partito europeo, italiano e trentino. E a Trento dev’essere all’altezza di questo ruolo».

Per Fabiano Lorandi, segretario del circolo di Rovereto, «la disponibilità di Dellai a dialogare» dev’essere invece accolta dal Pd «non con l’atteggiamento di chi dice “venite perché siamo qui”, ma riconoscendo pari dignità».

Dal Pd all’Upt. Il coordinamento cittadino venerdì sera ha dato il via libera all’unanimità alla nuova lista con nome e simbolo nuovi proposti da Dellai. Ma dentro il partito l’accelerazione imposta dall’ex governatore con l’obiettivo di un avvicinamento al Pd non è stata ben digerita da tutti, a partire dalla segretaria Donatella Conzatti che ieri, a margine del convegno organizzato dall’Upt a Rovereto, puntualizzava: «Il cantiere democratico? Ne discuteremo in coordinamento provinciale così come previsto nella mozione approvata dal nostro parlamentino». Quanto all’aggettivo democratico, Conzatti non nasconde le perplessità: «L’Upt lavora in un’area popolare, se democratici evoca uno spazio politico diverso questa è una questione politica importante sulla quale in parlamentino non si è mai discusso». E proprio di un confronto dentro il partito la segretaria rivendica la necessità. Spingendosi - lo ha fatto ieri in un’intervista al Trg Rai - a ventilare un congresso dell’Upt dopo le amministrative di maggio: «Proveremo a trovare una sintesi. Se non riuscisse saremo noi i primi a proporre di andare al congresso». Ma per Dellai «non c’è nessun conflitto, i passaggi sono stati tutti deliberati all’unanimità».

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